Ue, scontro all'ultimo vertice

Le posizioni tra i 27 paesi dell'Unione europea sono molto distanti, e si profila una battaglia che vede Germania e Francia da una parte, per difendere gli interessi dell'euro, e Gran Bretagna dall'altra, per difendere gli interessi della sterlina. Il vertice Ue più importante per la salvezza dell'euro parte quindi e già si annuncia come una maratona che forse durerà più del previsto e inserirà in corner anche un incontro a 17, cioè solo tra Paesi dell'Eurozona. Di seguito le proposte sul tavolo e le posizioni in campo. UNIONE DI BILANCIO Merkel e Sarkozy hanno proposto di creare una maggiore convergenza di bilancio, con sanzioni e regole più stringenti per chi sfora i parametri, e sono disposti, per fare più in fretta, a costruirla anche con un patto tra i 17 Paesi euro, che quindi escluda tutti gli altri. Anche il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker appoggia il nuovo Patto, che sarebbe il modo più rapido per rispondere a quanto chiede Mario Draghi (che vuole un'unione di bilancio il prima possibile). Contrari il presidente della Commissione Ue Josè Barroso e quello della Ue Herman Van Rompuy, che non vogliono un'Europa a due velocità. Italia aperta, ma preferisce una soluzione più inclusiva. RIFORMA DEL TRATTATO Per rafforzare la governance dell'Euro si può procedere anche con un metodo meno radicale di un nuovo patto, e quindi più accettabile, che passa per la modifica del Trattato di Lisbona. Si può modificare usando la legislazione secondaria, quindi senza chiedere permesso a nessuno ma facendo limitatissime modifiche, oppure, se si vuole riscrivere le norme sulla governance in modo più profondo, si deve chiedere il consenso di tutti i 27. E la Gran Bretagna non vuole cedere, se non chiedendo in cambio a Bruxelles di riavere mano libera sui mercati finanziari, oggi regolamentati pesantemente dalla Commissione. Anche la Svezia si oppone alla riforma dei Trattati, perchè la ritiene una soluzione insufficiente per ridare credibilità all'euro. FONDO SALVA-STATI Si discute se aumentare la dotazione del fondo permanente Esm, che entrerà in vigore nel 2013 quando l'Efsf andrà in pensione. Van Rompuy propone di sommare ciò che resta dell'Efsf (circa 250 miliardi di euro) all'Esm che avrà una dotazione di 400 miliardi di euro. Ma la Germania si oppone perchè non vuole discutere aumenti di fondi in nessun modo. FMI e BCE Incognita su come entreranno nella partita. Draghi ha scartato l'ipotesi che la Bce presti soldi all'Fmi che poi li renda disponibili per i Paesi dell'Euro, perchè sarebbe contro lo spirito dei trattati. La guida dell'Fmi, Christine Lagarde, ha assicurato che l'Fmi farà la sua parte. Un'altra ipotesi in campo è che tutte le banche centrali Ue prestino soldi (possono arrivare a 200 miliardi) al Fmi che ora ha solo 300 miliardi di euro.