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Successo Btp day, tornano i Bot people

Piazza Affari, un broker al lavoro nella sala operativa di una banca milanese

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I Bot people sono rinati. I piccoli risparmiatori italiani che fino alla fine degli anni '90 erano stati i grandi possessori di debito pubblico, e che la caduta dei rendimenti aveva costantemente allontanato dalle aste del Tesoro, ieri sono tornati in massa allo sportello. In tanti, soprattutto quelli piccoli e piccolissimi, hanno risposto all'appello per acquistare i titoli di stato nel cosiddetto «Btp-Day» lanciato dall'imprenditore Giuliano Melani, raccolto dal Corriere della Sera e fatto proprio dalle banche italiane che si sono impegnate a non fare pagare le commissioni di acquisto ai clienti nella seduta di ieri. All'iniziativa che aveva un forte significato simbolico visto che le transazioni sui titoli da parte dei fondi istituzionali e speculativi hanno portato gli spread, la differenza tra i titoli italiani e quelli tedeschi, ha livelli elevatissimi, hanno dato la loro adesione imprenditori, manager, vip, calciatori associazioni di impresa e casse previdenziali. Ma era sulla grande massa di italiani, sui piccoli insomma, che si puntava per avere un termometro reale della fiducia nel paese. Sin dalla mattinata di ieri sul mercato secondario (quello sul quale si comprano i Bot e i Btp già assegnati nelle aste del Tesoro)si sono registrati ordini di acquisto per i titoli di stato, specie di tagli modesti di qualche migliaia di euro, a riprova della natura «popolare» delle operazioni. Alla fine della giornata sul Mot di Borsa Italiana, la piattaforma telematica su cui si concretizzano gli scambi di parti di debito pubblico, sono stati acquistati e scambiati titoli per oltre 2,5 miliardi di controvalore, il doppio della media mensile con dimensione media più piccola segno della partecipazione del retail. Ha giovato anche un generale buon andamento dei mercati sia quelli azionari che gli stessi titoli di stato dove lo spread con il Bund tedesco è sceso sotto quota 500 punti ma anche gli allettanti rendimenti visto che, ad esempio, il Btp a due anni (non a caso il più acquistato assieme al Bot semestrale), pur scendendo rispetto ai massimi dell'8%, viaggia sempre attorno al 7% così come il decennale. Le prime indicazioni erano arrivate in mattinata da Hi-Mtf, il terzo mercato per la negoziazione degli strumenti finanziari dopo il Mot di Borsa Italiana e il Tlx. L'amministratore delegato Gianbattista Roversi ha certificato «un riscontro dai risparmiatori forte, eccezionale, con numeri nettamente al di sopra della media». Quindi in serata le conferme da parte delle banche che registrano dalla rete una buona adesione: Gabriele Piccini Country Chiarman Italia di UniCredit che ha spiegato «come il risultato della giornata è decisamente soddisfacente, con volumi superiori alla media». «Questo - ha affermato - è un segnale di fiducia da parte degli italiani nei confronti del nostro Paese e della sua capacità di ripresa». Alla Ubi sono stati registrati volumi «raddoppiati» sul mercato dei titoli di stato da 50 a 100 milioni di euro mentre a Monte dei Paschi di Siena le transazioni sono state per 200 milioni di euro. In occasione del Btp day «il numero di operazioni di acquisto di titoli di Stato italiani effettuato dalla propria clientela - famiglie e imprese - sul territorio nazionale ha raggiunto una cifra superiore al doppio della media delle ultime settimane» ha spiegato ieri in serata un portavoce di Intesa Sanpaolo. A comprare sono stati anche i calciatori. «L'associazione ha fatto l'investimento e anche vari giocatori ci hanno chiamato per annunciare che avrebbero acquistato personalmente titoli di stato» ha assicura Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori. Tra coloro che hanno segnalato l'adesione all'iniziativa Totò Di Natale, in occasione del Galà del Calcio Triveneto tenuto ieri a Vicenza. Di Natale ha detto di aver acquistato i Btp nella sua banca di Udine, prima di partire per il capoluogo berico. «È stata una bella iniziativa - ha detto l'attaccante dell'Udinese, prima di ricevere la targa premio per la stagione 2010-2011 - è giusto che anche i calciatori contribuiscano ad aiutare il nostro Paese». Fin qui l'euforia e il senso patriottico dimostrato mettendo parte dei propri risparmi con l'intenzione di puntellare il debito pubblico italiano colpito dagli attacchi speculativi. Ma anche ieri non sono mancate voci critiche di chi ha visto rischi nel caricare le famiglie e i risparmiatori italiani del debito pubblico quando molti intermediari se ne stanno liberando e la stessa Eba, l'autorità di controllo europea sul settore bancario, li considera fonte di potenziale svalutazione. Oggi intanto il Tesoro va alla prova del fuoco in tema di rifinanziamento con l'asta sul medio e lungo termine del Tesoro che porterà sul mercato Btp tra i 3 e i 10 anni per massimi 8 miliardi di euro. I fattori chiave del collocamento saranno due: il livello della domanda, che finora non è mai mancata per i titoli di stato italiani, e i rendimenti, che sono attesi in deciso rialzo.

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