Monti incontra Sarkozy e Merkel

{{IMG_SX}}Il presidente del Consiglio, Mario Monti, continua la serie di incontri europei. All'Hotel Prefectoral di Strasburgo il premier vede il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente francese, Nicolas Sarkozy nel primo vertice italo-franco-tedesco del Professore. L'ultima ad arrivare al palazzo della Prefettura è stata Angela Merkel: il suo aereo di Stato ha avuto un improvviso problema tecnico. Merkel, Sarkozy e Monti  terranno una conferenza stampa congiunta dopo la colazione di lavoro. REHN INCONTRA PASSERA Il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn effettuerà domani a Roma una serie di incontri istituzionali con il primo ministro Mario Monti, con il ministro allo Sviluppo Economico Corrado Passera, con il ministro del Lavoro Elsa Fornero e con il Direttore generale della banca d'Italia Fabrizio Saccomanni. Rehn avrà anche un'audizione al Senato alla commissione bilancio e poi terrà una conferenza stampa alla rappresentanza della Commissione Ue a Roma intorno alle 17, come indicato da un portavoce della Commissione Ue oggi a Bruxelles.   IL RUOLO DELLA BCE Poche ore prima dell'incontro Parigi ha fatto sapere che la Bce deve giocare un "ruolo essenziale" per "ristabilire la fiducia" e risolvere la crisi del debito europeo. Lo sostiene il ministro degli Esteri francese, Alain Juppe, che ammette che Francia e Germania ultimamente "non sono state completamente d'accordo" sulle ricette per risolvere la crisi e avverte: "La situazione è seria, non dobbiamo sottostimare la sua gravità: tocca anche le economie più solide". IL PROF LASCIA GLI INCARICHI  In virtù del suo nuovo ruolo di capo del governo il premier ha lasciato tutti gli incarichi che ha come consulente Goldman Sachs, presidente europea della Trilaterale e nel comitato direttivo Bilderberg. Su sua richiesta, è stato anche sospeso dalle funzioni di presidente della Bocconi per l'intera durata del suo mandato. Lo comunica in una nota l'Università. Monti ha anche chiesto di essere sospeso dalla funzione di consigliere dell'Istituto Javotte Bocconi Manca di Villahermosa - Associazione Amici della Bocconi. DAL DIRETTORIO AL TRIANGOLO All'approccio intergovernativo e agli eccessi da "direttorio" della coppia franco-tedesca, emersi durante la crisi finanziaria, Monti opporrà la sua netta preferenza per il "metodo comunitario", che non esclude mai la Commissione europea e le lascia l'iniziativa politica, e una visione ben più sinceramente e consapevolmente europeista. Il tradizionale "asse" franco-tedesco che orienta le scelte complessive dell'Ue potrebbe diventare, insomma, una sorta di "triangolo". Come già martedì a Bruxelles, durante il doppio incontro con il presidente della Commissione José Manuel Barroso e quello del Consiglio europeo Hermann Van Rompuy, il premier italiano non darà mai adito all'impressione di essere stato "convocato" o "chiamato a rapporto" per spiegare come e quando intenda rispettare gli impegni presi dall'Italia e traghettarla fuori dalla crisi. Di queste cose, dei dettagli e delle misure italiane, Monti parlerà nella sua qualità di ministro dell'Economia con il commissario Ue agli Affari economici e finanziari, Olli Rehn, durante la visita di quest'ultimo a Roma venerdì prossimo. A Strasburgo Monti ci va da statista europeo con idee e soluzioni da proporre per il presente e per il futuro dell'Ue e dell'Eurozona (è per questo, d'altra parte, che è stato invitato), non certo da ministro dell'Economia, e neanche da primo ministro, di un paese nei guai che prende impegni più o meno credibili per ottenere credibilità benevolenza e aiuto. Politicamente, è in questo che si misura tutta la distanza che lo separa dai suoi due predecessori nel doppio ruolo che oggi ricopre al governo. La sua missione, oggi, è di riportare l'Italia al cuore del dibattito europeo per superare la crisi e per proseguire sulla strada dell'integrazione comunitaria, discutendo da pari a pari con Sarkozy e Merkel delle "strategie economiche, politiche e istituzionali dell'Europa", come ha detto lui stesso ieri a Bruxelles dopo l'incontro con Barroso.