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Le Borse sprofondano e lo spread risale

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Ancora un lunedì da dimenticare per i mercati finanziari: le Borse europee sono scivolate pesantemente con cali compresi tra i due e i quattro punti percentuali, Wall Street avvia la settimana molto debole, gli spread tra i titoli di Stato del Vecchio continente continuano a oscillare su valori slegati dai fondamentali economici. Borse in rosso Tanti i motivi di tensione, uno quello che - secondo diversi operatori di Piazza Affari - ha affossato più di altri i mercati. Una paura che questa volta viene dagli Stati Uniti: la supercommissione anti-deficit sarebbe pronta ad annunciare di non aver raggiunto un accordo per tagliare il deficit di 1.200 miliardi di dollari in 10 anni, un fallimento della politica che rischia di riaccendere la tensione sul debito sovrano Usa. Con un risultato immediato: tutte le Borse europee hanno aperto la seduta in calo, per cadere progressivamente nel corso della giornata e lasciare sul campo valori importanti. Piazza Affari, la peggiore, ha perso il 4,7%, Madrid e Francoforte il 3,4%, con i due mercati azionari fuori dall'area euro (Londra e Zurigo) che hanno ceduto comunque due punti e mezzo, per un totale di oltre 194 miliardi di euro bruciati. "No" di Berlino agli Eurobond Alle piazze finanziarie non ha fatto bene nemmeno il "no" di Berlino agli Eurobond, oltre all'allerta di Moody's sulla Francia con rischi sempre maggiori che il debito sovrano di Parigi perda il rating a tripla A. Il governo tedesco a metà giornata ha infatti mosso il suo portavoce per dire che gli Eurobond non rappresentano un rimedio alla crisi. In vista dei prossimi vertici europei i nuovi strumenti di debito sono stati difesi dal presidente della Commissione Ue Barroso, sostenuto dal suo vice italiano: "Dobbiamo guardare anche alla posizione della Germania ma gli Eurobond sono l'antidoto più forte contro la speculazione", ha detto Antonio Tajani. Ma niente da fare, le Borse hanno continuato a scivolare e gli spread dei titoli di Stato dei Paesi sotto attacco hanno ballato per tutta la seduta.   Il differenziale Btp-Bund ha concluso gli scambi sotto i 480 punti base (474,2) con il rendimento del 10 anni italiano al 6,66% ma forti tensioni sui prodotti 'made in Italy' a 2 anni (+15 punti base). Lo spread tra i titoli decennali di Francia e Germania è sostanzialmente stabile a 155,7 punti, mentre quello dei Bonos spagnoli è oltre quota 463, con Madrid che ha registrato i rialzi maggiori (+16 punti base). E non sembra un caso: il sistema bancario spagnolo è definito da diversi analisti come uno dei più a rischio in questa fase di forte tensione e un segnale in questo senso è venuto a mercati ancora aperti. La Banca di Spagna ha infatti commissariato la Banca di Valencia, iniettando 3 miliardi di euro di denaro pubblico, con la sostituzione degli amministratori. L'obiettivo sarebbe quello di ricapitalizzarlo e risanarlo in vista di una successiva vendita, ma intanto il titolo è stato precauzionalmente sospeso dagli scambi di Borsa.  

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