La Borsa sprofonda e lo spread risale
Nuova giornata difficile per le Borse europee e nuove polemiche nel Vecchio Continente sulle vie d'uscita dalla crisi del debito. E mentre per domani è atteso il debutto a Bruxelles del governo Monti (il premier avrà una serie di incontri), all'interno dell'Unione Europea si discute sull'opportunità di introdurre gli Eurobond. Bruxelles accelera sugli Eurobond In particolare mercoledì la Commissione europea presenterà tre proposte sugli eurobond che, si legge in una bozza, "potrebbero rapidamente avere un impatto positivo". Anche se l'introduzione di bond di stabilità (come preferisce chiamarli l'esecutivo Ue) "dovesse prendere un po' di tempo", un accordo di massima sull'emissione comune - spiega il documento - potrebbe sortire effetti rapidi "sulle aspettative dei mercati, in tal modo abbassando i costi di rifinanziamento dei paesi maggiormente sotto pressione al momento". Un primo no è però arrivato a stretto giro dalla Germania. Un portavoce del cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito che gli eurobond "non sono una panacea" per la crisi del debito. Secondo il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, invece, non rappresentano "un'assurdità". Nel dibattito è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn: "Non si può semplicemente costruire una strategia di crescita accumulando ulteriori debiti - ha detto - E non si possono forzare i creditori stranieri a prestare ulteriore denaro se non hanno la fiducia per farlo". Al contrario si deve "ripristinare la stabilità macroeconomica" e "spingere per misure che rilancino il potenziale di crescita". Lo spread tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi a quota 480 mentre il rendimento si attesta al 6,7%. Alta anche la forbice del differenziale per i Bonos spagnoli (a 470 punti), e per i titoli francesi (a 160 punti). In questo quadro le Borse europee estendono le perdite e nemmeno l'esito delle elezioni in Spagna (con il trionfo dei popolari), è servito per placare le preoccupazioni dei mercati. La peggiore resta Milano che cede il 3,31%. Londra perde il 2%, Parigi lascia sul terreno il 2,68% e Francoforte il 2,53%. In forte calo anche Madrid che arretra del 2,29%. La Francia rischia il taglio del rating La corsa degli spread sui titoli di stato francesi, che nei giorni hanno superato il record dei 200 punti sul bund tedesco, mette a rischio il rating AAA della Francia. È l'avvertimento lanciato da Moody's. "Gli elevati e persistenti costi per rifinanziare il debito potrebbero amplificare la sfida fiscale del governo in un contesto di deterioramento delle previsioni di crescita", afferma l'economista dell'agenzia di rating Alexander Kockerbeck nel Weekly Credit Outlook. "Se tali elevati costi di rifinanziamento si radicassero ulteriormente, ci vorrebbero anni per riportare la situazione alla normalità" afferma l'analista nel testo, sottolineando che "con una previsione del pil di un modesto +1% nel 2012, i maggiori costi sugli interessi renderanno difficile raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit". Borse in affanno con Wall Street sotto pressione L'indice d'area cede oltre due punti e mezzo percentuali con Milano che continua a essere maglia nera (Ftse Mib -3,6%). A pesare sul vecchio Continente il "no" di Berlino agli Eurobond e l'allerta di Moody's sulla Francia con Parigi che cede il 2,6%. Molto male anche Francoforte (-2,7%), Madrid (-2,39%) e Londra (-2,05%). A livello settoriale sono sferzate dalle vendite, più di altri, auto (-3,6%), materie prime (-5,1%) e costruzioni (-3,08%). Milano maglia nera Chiusura in profondo rosso per le Borse, al termine di un'altra giornata di tensione per la crisi del debito sovrano. A registrare i ribassi maggiori non sono solo i bancari, con Lloyds (-6,67%) Commerzbank (-6,40%) e SocGen (-5,46%) tra i peggiori del vecchio continente. Soffrono infatti gravi perdite anche colossi industriali come ThyssenKrupp (-5,48%) e ArcelorMittal (-6,39%). Maglia nera a Milano, con l'Ftse Mib che lascia sul terreno il 4,74% a 14.509,94 punti. Il Dax di Francoforte cede il 3,35% a 5.606,0 punti, il Cac 40 di Parigi scivola del 3,41% a 2.894,94 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra del 2,62% a 5.222,60 punti, l'Ibex di Madrid perde il 3,48% a 8.021,0 punti.