Nuovo record per lo spread
Ancora una giornata nera per i mercati finanziari europei che aprono positivi sulla scia dell'iniezione di fiducia di giovedì (taglio dei tassi di interesse deciso dall Bce e annullamento del referendum greco), restano un po' sull'altalena, ma poi cambiano presto segno e chiudono in negativo. Con Milano che, pur non «conquistando» la maglia nera lascia sul terreno quasi 3 punti percentuali (-2,66%). A pesare sono sicuramente le notizie provenienti dal G20 di Cannes. In primo luogo il monitoraggio annunciato e confermato di Fmi e Commissione europea sulle misure presentate dall'Italia. Ma anche diverse dichiarazioni, su tutte quelle del numero uno del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, che confermano un certo scetticismo delle istituzioni mondiali nei confronti del nostro Paese. Scetticismo legato, per lo più, alla «mancanza di credibilità». Ma a influire sull'andamento delle Borse, in particolare dei titoli bancari, è anche la lista dei 29 istituti di credito che per il Financial stability board devono assicurare più stabilità patrimoniale. Mentre continua a destare preoccupazione la situazione della Grecia cui si aggiungono i dati sconfortanti che rafforzano la prospettiva di un'aerea euro che sta scivolando in recessione. Sono crollati, infatti, gli ordini dell'industria della Germania, mentre le indagini sull'attività tra le imprese dell'area valutaria segnalano contrazioni. A confermare le tensioni e i dubbi che circondano il nostro Paese è ancora una volta il rendimento sui titoli di Stato (ieri i Btp hanno toccato un nuovo massimo dal lancio dell'euro a quota 6,404 per cento) e il loro differenziale (spread) rispetto ai bund tedeschi: 454 punti base, dopo aver superato il record di 462. Ma il clima negativo ha investito tutte le piazze europee. Peggior risultato per Francoforte che a fine giornata ha perso il 2,72%, -2,25% per Parigi, e poi Madrid (-1,33%), Bruxelles (-1,88%), Lisbona (-0,98%), Zurigo (-0,15%), Amsterdam (-0,83%) e Londra (-0,33%). Per quanto riguarda i titoli i ribassi più significativi li ha fatti registrare il comparto bancario. In Germania Commerzbank ha lasciato sul terreno il 6,33%, mentre Deutsche Bank ha perso il 3,12%. Tra gli istituti quotati al Cac 40 di Parigi da segnalere il -3,26% di Bnp Paribas, mentre Dexia (Bel 20) ha registrato una flessione di -9,09%. A Piazza Affari Unicredit ha perso il 6,55%, mentre Intesa Sanpaolo ha fatto segnare un -4,81%. Giù anche Mps (-4,73%); Mediobanca (-4,41%); Banco Popolare (-3,51%); Ubi Banca (-1,92%); Mediolanum (-1,93%). Unico istituto in controtendenza la Banca popolare dell'Emilia Romanga che ha chiuso con un +2,97%. Una speranza in vista della prossima settimana quando una raffica di grandi società italiane presenteranno i loro conti trimestrali, a cominciare da martedì con Intesa SanPaolo, Pirelli e Mediaset. A fine giornata la maglia nera del paniere principale è andata ad Ansaldo Sts che, complice anche la diffusione dei dati relativi ai primi nove mesi di esercizio (48,8 milioni di euro contro i 59,2 milioni dello stesso periodo del 2010) ha perso il 7,36%. Mentre la controllante Finmeccanica ha fatto segnare un -5,26%. Perdite anche per Fiat (-5,48%) e Fiat Industrial (-4,41%), mentre Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, ha ceduto l'1,46%. Tra gli assicurativi Fonsai ha registrato un ribasso del 4,31%, mentre Generali ha perso il 2,99% a 12,35 euro. Male gli industriali in genere con Pirelli (-3,4%), Impregilo (-3,1%), Prysmian (-2,49%) e Atlantia (-2,31%). Tra gli energetici Enel ha perso il 2,37%. Ieri è stato annunciato da parte di Enel Distribuzione l'avvio, nella zona di Isernia, della prima installazione in Italia e una delle prime in Europa di una Smart Grids. La tecnologia installata permetterà di regolare in modo ottimale il flusso bidirezionale di energia elettrica dovuto alla produzione da fonti rinnovabili sulle reti di bassa e media tensione e abiliterà nuovi usi dell'energia. L'investimento complessivo previsto per il «pilota» molisano è di 10 milioni di euro. Frazionale il ribasso di Enel Green power (-0,36%). Eni ha registrato un calo dell'1,14%; Terna dello 0,86%, Saipem dell'1,03% e Snam Rete Gas dello 0,64%. Seat Pagine Gialle ha invece precisato ieri che appoggerà la proposta bondholders perché «ove condivisa anche dagli altri stakeholders, assicurerebbe la stabilizzazione finanziaria della società» e ha invitato «a lavorare in modo costruttivo al fine di tradurre i termini della proposta in accordi contrattualmente vincolanti per tutte le parti entro il 30 novembre». Il titolo ha perso il -3,59%.