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L'Fmi, missione Italia a fine mese

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La missione del Fondo monetario internazionale destinata ad avviare una "vigilanza rafforzata" sull'Italia dovrebbe giungere nel paese a fine novembre, ha ribadito il vice direttore del dipartimento relazioni esterne del Fmi, David Hawley, ricordando che si tratta appunto di un rafforzamento del monitoraggio sul paese focalizzato a verificare l'attuazione di provvedimenti su risanamento dei conti e riforme. Una missione alla quale l'istituzione di Washington è stata invitata dall'Italia stessa, ha ricordato. Interpellato durante un briefing di rountine con la stampa sull'ipotesi che l'Italia possa chiedere finanziamenti all'istituzione di Washington, Hawley è stato bene attento a rispondere alla questione usando termini generale, dato che non ci si trova in una situazione di questo tipo. "In generale - ha detto - il Fondo offre finanziamenti quando un paese membro lo richiede e l'Italia non ha fatto rischieste simili". LE PRIORITA' DELL'FMI Liberalizzare le professioni e il settore dei servizi, aumentare la concorrenza sui servizi pubblici, "fare di più" sulla riforma delle pensioni e sulla flessibilità nel lavoro. Restano queste le priorità indicate all'Italia dal Fondo monetario internazionale sulle riforme strutturali, ha ricordato il vice direttore del dipartimento relazioni esterne, David Hawley, richiamandosi alla relazione finale dell'ultima missione di ispezione annuale nel paese (article IV). Intanto a fine novembre il Fmi si attende di avviare la "vigilanza rafforzata" che è stato invitato a operare dall'Italia, per monitorare l'attuazione di risanamento dei conti e riforme. Questo monitoraggio verrà effettuato con missioni trimestrali di tecnici del Fmi, ha spiegato Hawley durante un incontro di routine con la stampa, che stileranno rapporti da fare esaminare al direttorio del Fondo.

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