Exor corre, sale l'utile di nove mesi

Maper il solo terzo trimestre l'utile della finanziaria che controlla Fiat è sceso a 7,5 milioni (da 30,9 milioni). Al 30 settembre il Net asset value (NAV) di Exor si è attestato a 5.965 milioni con un decremento di 2,399 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre scorso. Tornando al risultato netto dei nove mesi, la variazione positiva per 428,7 milioni deriva dal miglioramento dei risultati delle partecipate (+433,6 milioni), dai maggiori dividendi da partecipazioni (+17,3 milioni) e da altre variazioni nette (+15,6 milioni), parzialmente compensata dal decremento di proventi-oneri finanziari netti (-37,8 milioni). La frenata dell'utile nel terzo trimestre invece - spiega una nota - deriva principalmente dai minori risultati conseguiti dalle partecipate (-26,5 milioni). Intanto prosegue la trattativa tra Exor e la cordata di fondi Wise-j.Hirsch per la vendita di Alpitour, il tour operator attualmente controllato dalla holding della famiglia Agnelli. L'operazione, che potrebbe vedere la luce entro l'anno, potrà essere strutturata con una componente di equity di 100 milioni e una leva per il restante ammontare che sarà messo a disposizione da un pool di 3-4 istituti bancari. Nella nota che ha accompagnato i conti trimestrali, Exor ha confermato che «sono in corso trattative con potenziali acquirenti» precisando che «allo stato attuale non è possibile prevedere l'esito finale del processo». Nei giorni scorsi le parti si erano accordate per proseguire le trattative in esclusiva fino al 30 novembre. Nei primi nove mesi dell'esercizio 2010-11, che si è chiuso a ottobre, il gruppo Alpitour ha riportato un fatturato netto di 726,7 milioni, in lieve calo rispetto ai 734 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente. La posizione finanziaria netta è positiva per 42,9 milioni. Per la Fiat continuano le fibrillazioni nello stabilimento della ex Bertone, oggi Officine Automobilistiche Grugliasco. Ieri si è svolta una manifestazione della Fiom per chiedere agli enti locali di intervenire sulla Fiat «affinchè l'azienda rispetti gli impegni assunti a maggio». Nei giorni scorsi, durante un incontro tra azienda e sindacati sulla cassa integrazione, l'azienda ha confermato il piano di investimenti (500 milioni di euro per la produzione di un nuovo modello del segmento E a marchio Maserati dal 2013) chiedendo alle organizzazioni sindacali l'impegno a garantire la governabilità nello stabilimento. In caso contrario il ripensamento sull'investimento. Ieri mattina un centinaio di lavoratori della Fiom si sono dati appuntamento davanti a Palazzo Civico, dove ieri una delegazione era stata ricevuta dal vicesindaco, Tom Dealessandri, e durante il presidio i delegati hanno illustrato ai manifestanti l'esito dell'incontro di venerdì. Poi in corteo si sono diretti sotto la sede della Giunta regionale dove una delegazione è stata ricevuta da alcuni funzionari dell'assessorato regionale al Lavoro, dove lunedì si svolgerà l'incontro per formalizzare l'ulteriore richiesta di cig per un anno, e infine, sempre in corteo i lavoratori hanno raggiunto la sede della Provincia di Torino, dove sono stati ricevuti dall'assessore al Lavoro, Carlo Chiama. Nel corso degli incontri, riferisce il sindacato, da parte delle istituzioni c'è stata la disponibilità a sostenere le richieste avanzate dai lavoratori. «Auspichiamo che questa disponibilità - ha commentato per la Fiom il segretario provinciale, Federico Bellono - si traduca in una presa di posizione nel più breve tempo possibile perchè da qui a lunedì pomeriggio qualsiasi presa di posizione può essere utile. Certo - conclude - anche in Regione ci sarebbe piaciuto incontrare qualche rappresentante isituzionale». Ieri a Piazza Affari i titoli Fiat hanno tirato il fiato con risultati in terreno positivo. Fiat ha chiuso in progresso del 2,04%) e Fiat Industrial del 4,5%.