Borse in negativo Tensione sullo spread

Piazza Affari inizia la mattinata all'insegna della volatilità, con gli indici che, dopo un avvio in rosso, sono rientrati in territorio positivo per poi riscendere in calo. A mezz'ora dall'inizio delle contrattazioni, il Ftse Mib perde lo 1,25% a 15.222 punti, mentre l'All Share è in calo dell'1,15% a 16.011 punti. Il listino italiano, come le altre piazze europee, è nervoso in attesa delle aste di titoli di Stato francesi e spagnole previste per oggi, oltre che dei dati macro su disoccupazione e costruzioni che arriveranno nel pomeriggio dagli Usa. In calo il settore creditizio: Intesa Sanpaolo, dopo l'addio del consigliere delegato Corrado Passera, neoministro dello Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti del governo Monti, perde l'1,63%; giù anche Unicredit, che lascia l'1,27%, mentre Mps perde l'1,84%. Piatta la Bpm; in calo, invece, il risparmio gestito. Flette l'energia: Enel perde l'1,01%, Tenaris l'1,74%. Male A2A (-3,52%), maglia nera del paniere principale dopo la bocciatura di Exane, che ha rivisto a underperform il proprio giudizio sulla multiutility, ribassando a 0,85 euro il prezzo obiettivo. In calo l'industria, con Fiat che perde l'1,46% e Finmeccanica giù del 2,09%. Giu' anche Pirelli (-1,02%) e Ansaldo Sts (-0,21%). In deciso calo Telecom ITalia (-2,34%). Scivola il lusso: Tod's perde l'1,84% e Luxottica lo 0,79%. SPREAD E TITOLI DI STATO Il differenziale dei rendimenti tra il bund tedesco e il btp decennale italiano continua la sua altalena: dopo esser salito fino a 532,83 punti, ora è sceso a 525,35 punti. La Bce sta comprando anche oggi titoli di Stato italiani, scrive l'agenzia Bloomberg che cita due operatori, e il rendimento dei Btp ora è calato al 7,04%. Continua ad allargarsi lo spread tra titoli di Stato francesi e Bund tedeschi equivalenti, che oggi ha toccato un nuovo record a 201 punti base, superando per la prima volta la soglia dei 200 punti. Il rendimento è al 3,78%. Tensione anche sui titoli spagnoli a 10 anni: lo spead con quelli tedeschi ha raggiunto questa mattina il nuovo massimo storico di 475 punti, il livello più alto dalla creazione dell'euro nel 1999. Il cosiddetto rischio Paese ha segnato un nuovo picco poco prima che l'asta di titoli a dieci anni, con la quale il Tesoro spera di collocare circa 4.000 milioni di euro.  L'interesse che il governo spagnolo dovrà pagare agli investitori sarà dei 6,5 per cento.   Le borse europee estendono le perdite. I mercati sono in attesa di dettagli sui piani anti crisi di Italia e Grecia e sono preoccupati dalle tensioni tra Francia e Germania sul ruolo della Bce e dall'allarme di Fitch sull'esposizione della banche Usa verso i titoli di Stato dell'eurozona. A guidare i ribassi è Parigi, che cede l'1% sulla scia dei livelli record toccati dallo spread tra i bond transalpini e i bund tedeschi. Il più colpito dalle vendite è il comparto bancario, con Credit Agricole a -2,97%, Bnp Paribas a -2,73% e SocGen a -2,21%. Sono invece gli industriali a pesare su Francoforte, con il Dax che arretra dello 0,86%. Peggiore del listino ThyssenKrupp (-4,53%), con forti flessioni anche per Infineon (-4,16%) e Bmw (-3,82%). Vendite diffuse in modo analogo su tutti i settori a Londra, che lascia sul terreno lo 0,63%. In calo rispettivamente dello 0,56% e dello 0,30% Piazza Affari e Madrid. Giù dell'1,31% l'Ase di Atene.    ALLARME USA A spaventare i listini mondiali la possibilità che la crisi dell'Europa metta a rischio il rating delle banche americane, le cui prospettive potrebbero peggiorare. Lo afferma l'agenzia di rating Fitch. "Riteniamo che a meno che la crisi del debito europea non venga risolta in modo ordinato e tempestivo, le prospettive di credito dell'industria bancaria americana potrebbero peggiorare. L'outlook al momento è stabile ma i rischi di uno shock negativo stanno aumentando e potrebbero cambiare le prospettive". Le banche americane hanno ridotto la loro esposizione diretta ai mercati europei sotto pressione nell'ultimo anno e l'esposizione attuale è gestibile.