Oppenheimer cede il controllo di De Beers dopo un secolo
L'accordoda 5,1 miliardi di dollari alza all'85% la presenza del colosso minerario britannico in De Beers con il restante 15 per cento nelle mani del governo del Botswana. L'annuncio di ieri ha preso i mercati di sorpresa facendo fare al titolo di Anglo American un balzo in avanti di quasi il 4%. «È stata una decisione difficile e epocale», ha detto Nicky Oppenheimer a nome della famiglia sudafricana. Nicki è attualmente il presidente di De Beers e resterà in carica almeno fino alla conclusione dell'affare. Cynthia Carroll, l'amministratore delegato di una delle società minerarie più potenti del mondo, ha salutato la transazione che «dà a Anglo American l'opportunità di consolidare il controllo nella maggiore società dei diamanti del mondo». De Beers, che oggi contende ai russi di Alrosa il titolo di maggior produttore di diamanti con una quota del 40 per cento del mercato, è stata fondata nel 1888 dal colonialista britannico Cecil Rhodes. Ernest Oppenheimer, il patriarca della famiglia che a sua volta aveva fondato Anglo American, ne aveva preso il controllo negli Anni Venti dopo esser sbarcato sedicenne dall'Inghilterra in Sudafrica nel 1902. La vendita, decisa in nome della «diversicazione», chiude un corteggiamento di anni. «Sono venuti con un'offerta e il prezzo ci è sembrato giusto», ha detto Nicky alla Bloomberg. 5,1 miliardi di dollari, secondo analisti citati dall'agenzia, è una somma «forse del 25 per cento al ribasso, ma per gli Oppenheimer non c'era scelta: avevano un solo compratore».