Crisi, Merkel: l'Italia s'impegni di più sulle misure di austerità
"Il problema dell'Italia non è la sua situazione economica ma la fiducia". Così Angela Merkel, citando le parole di Christine Lagarde, ha risposto a una domanda sui suoi timori sull'Italia, sul rischio che possa diventare una seconda Grecia, nel corso di un'intervista all'agenzia di stampa tedesca Dpa. Per il cancelliere "l'Italia deve accrescere i suoi sforzi di austerity". "Il governo italiano ha presentato un programma in questa direzione. Deve essere attuato. Il capo del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha detto che il problema dell'Italia non è la sua situazione economica ma la fiducia. Questa fiducia può tornare a migliorare se l'Italia attuerà il suo piano". Più controlli sulle finanze degli Stati membri. "Se non si attuano gli impegni assunti in forma congiunta nel Patto di Stabilità e Crescita - dice la Merkel - sarà necessario disporre di un diritto di intervento di un'istituzione europea sul bilancio nazionale, diversamente, non funzionerà". "In questo modo - spiega la cancelliera - i bilanci nazionali saranno concepiti in modo da rispettare il Patto di stabilità. Però se questo non fosse il caso, le sanzioni non saranno sufficientemente efficaci se non esisterà la possibilità per la Commissione o un altro stato membro di rivolgersi alla Corte Europea. Possiamo parlare di un controllo europeo vincolante che comprenda il diritto di adire la Corte di Giustizia dell'Unione Europea da parte della Commissione e gli stati membri, perchè ognuno è influenzato dal bilancio dell'altro". La Merkel invita il governo italiano ai fatti. "L'Italia deve intensificare le misure di risparmio e questo il governo italiano lo sa". Più in generale la cancelliera tedesca ha detto che per risolvere la crisi dell'euro non c'è tempo da perdere, ma ognuno deve anche sapere che ogni decisione sul piano nazionale pesa sull'Europa intera. "Adesso bisogna eliminare i punti di debolezza e non c'è tempo da perdere", ha affermato. "In Europa ci troviamo tutti in un momento difficile e nella situazione attuale la fiducia è una merce rara, ne serve di più - ha proseguito - gli accordi comuni per il Patto di stabilità e di crescita proteggono tutti. Se non vengono rispettati, un'istituzione europea deve avere il diritto di poter intervenire nei bilanci nazionali contestati". "Ognuno deve sapere - ha concluso - che le proprie decisioni nazionali possono avere pesanti conseguenze in Europa ed altrove, poiche' abbiamo sempre più a che fare con una politica interna europea".