Le Borse si sgonfiano e lo spread vola

Piazza Affari e le Borse europee si sono sgonfiate sul finale, risentendo dell'incertezza sul futuro del governo Berlusconi dopo il voto alla camera sul rendiconto finanziario, approvato senza maggioranza assoluta. Il Ftse mib ha chiuso in progresso dello 0,74%. Lo spread tra bond italiani e tedeschi a dieci anni si è spinto a 496 punti. A milano si sono distinte le intesa sanpaolo, nel giorno della trimestrale. I mercati concentrati sul voto alla Camera. Tutte le Borse europee (e nel pomeriggio anche Wall Street) hanno monitorato Attentamente la situazione italiana, nel giorno in cui è stato votato alla Camera dei deputati il Rendiconto dello Stato. Piazza Affari è arrivata a guadagnare oltre il 3%, poco prima della conta dei voti. Poi ha dimezzato i guadagni dopo l'esito della votazione, che si è conclusa con l'approvazione del rendiconto, ma solamente con 308 voti, livello inferiore ai 316 voti che indica la maggioranza assoluta di appoggio al premier. Piazza affari è tornata a rialzare la testa dopo che il ministro La Russa ha dichiarato che Berlusconi sarebbe potuto salire al quirinale, mentre è tornata a perdere quota quando si è fatta strada l'ipotesi che nonostante la situazione critica il premier tenterà di resistere e al limite di anticipare le elezioni. Il Ftse mib è salito dello 0,79% e il Ftse all share dello 0,57%. Parigi ha guadagnato l'1,28%, Londra lo 0,8% e Francoforte lo 0,37%. A Milano si sono distinte le Intesa Sanpaolo (+3,5%), sebbene sul finale abbiano dimezzato il rialzo rispetto al primo pomeriggio. L'istituto ha chiuso i primi 9 mesi dell'anno con un utile netto di 1,92 miliardi, in calo del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2009. Nel solo terzo trimestre intesa ha visto scivolare l'utile a 527 milioni, ovvero del 28,9% rispetto al trimestre precedente. Ma il mercato ha apprezzato che a fine settembre la banca vantava un core tier 1 ratio del 10,2%, confermando così di non avere necessità di rafforzamenti sul capitale, come già aveva indicato l'eba dieci giorni fa. Unicredit ha registrato un rialzo del 2% nel'attesa della presentazione del piano industriale, che verrà discusso dal cda del 14 novembre, e di eventuali novità sull'aumento di capitale. Operazione nel corso della quale potrebbero entrare a far parte della compagine azionaria nuovi soci. Se ubi ha guadagnato mezzo punto percentuale, mps è rimbalzata dell'1,2% nell'attesa dei conti trimestrali di giovedì. Ha invece perso lo 0,49% il Banco popolare, lo 0,68% bper e lo 0,9% bpm. Allarme spread Nell'attesa di sapere quali saranno le mosse del presidente del Consiglio Berlusconi il differenziale tra i Bund tedeschi e Btp si avvicina pericolosamente ai 500 punti, toccando quota 497 punti. Intanto il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, lancia un allarme : "La situazione economica e finanziaria dell'Italia - dice - è molto preoccupante". E aggiunge che "stiamo mandando una missione a Roma, che comincerà a lavorare domani, incontrando ministri e alti funzionari".