Borse Ue, torna la sfiducia sui mercati
Giornata pesante per i mercati finanziari del Vecchio Continente, che aprono positivi sulla scia dell'iniezione di fiducia di ieri, determinata dal taglio di tutti i tassi di interesse dello 0,25% deciso dal Consiglio direttivo della Bce e dall'annullamento del referendum in Grecia. Ma l'effetto ben presto svanisce, le piazze azzerano i guadagni e passano in territorio negativo. Non giova l'avvio in ribasso di Wall Street, dove il Dow Jones apre in ribasso dello 0,3% per incrementare le perdite nel corso della seduta. Ma certamente a determinare le oscillazioni prima, e il calo successivamente, sono le notizie che arrivano dal G20 di Cannes. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente della commissione Ue Jose Manuel Barroso, il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde e il presidente francese Nicolas Sarkozy confermano infatti l'indiscrezione relativa alla richiesta da parte dell'Italia del monitoraggio da parte dell'Fmi e della Commissione europea delle misure annunciate. Una notizia che fa schizzare lo spread tra Btp e Bund che arriva a sfiorare i 460 punti. Altro elemento che insiste sull'andamento delle piazze finanziarie, e in particolare del comparto bancario, la diffusione della lista dei 29 istituti che per il Fsb devono assicurare più stabilità patrimoniale. Tra queste anche l'italiana Unicredit. Un contesto che determina una chiusura di ottava in ribasso deciso per le Borse con Francoforte che perde il 2,72%; Parigi -2,25%; Madrid -1,33%; Bruxelles -1,88%; Lisbona -0,98%, Zurigo -0,15%; Amsterdam -0,83% e Londra -0,33%. Pesante Milano con il Ftse Mib che lascia sul terreno il 2,66% a 15.346,55 punti e l'All Share che perde il 2,36% a 16.203,34. Pesanti ribassi sul comparto bancario europeo. In Germania Commerzbank lascia sul terreno il 6,33% a 1,64 euro, mentre Deutsche Bank perde il 3,12% a 28,37. Tra gli istituti quotati al Cac 40 di Parigi, Bnp Paribas perde il 3,26% a 30,88 euro, mentre Dexia (Bel 20) cede il 9,09% a 0,43 euro. A Piazza Affari Unicredit perde il 6,55% a 0,77 euro, mentre Intesa Sanpaolo lascia sul terreno il 4,81% a 1,12. Giù Mps (-4,73%); Mediobanca (-4,41%); Banco Popolare (-3,51%); Ubi Banca -1,92%; Mediolanum -1,93%; Bper in controtendenza segna un rialzo del 2,97% a 5,9 euro.A fine giornata, maglia nera del paniere principale è Ansaldo Sts. oggi sono stati diffusi i dati relativi ai primi nove mesi di esercizio che danno conto di un utile di 48,8 milioni di euro, in calo del 17,6% rispetto ai 59,2 mln dello stesso periodo dell'anno precedente. Il titolo segna un pesante tonfo del 7,36%, mentre la controllante Finmeccanica perde il 5,26&. Vendite su Fiat che lascia sul terreno il 5,48% e anche su Fiat Industrial (-4,41%). Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, cede l'1,46%. Tra gli assicurativi Fonsai registra un ribasso del 4,31% a 1,44 euro, mentre Generali perde il 2,99% a 12,35 euro. male gli industriali in genere con Pirelli che perde il 3,4%, Impregilo che registra un ribasso del 3,1%. Prysmian cede il 2,49% e Atlantia il 2,31%.