Un pool di senatori vuole abbassare i costi di terminazione mobile
Nellalettera inviata all'Agcom viene preso a riferimento uno studio dei Consumatori Associati secondo il quale l'abbassamento di tali costi porterebbe ai consumatori finali benefici stimabili intorno ad 1 miliardo all'anno. In ballo ci sono le tariffe all'ingrosso che si pagano tra operatori di telecomunicazioni, quando la chiamata, originata da un determinato operatore di rete fissa o mobile, viene consegnata alla rete di un operatore mobile. Partendo dal presupposto che l'Unione europea ha come obiettivo di ridurre la tariffa dagli attuali 5,3 centesimi a 0,98 centesimi entro la fine del 2014 il risaprmio per gli utenti finali, calcolato da Consumatori Associati, sarebbe di 1 miliardo di euro l'anno. In tale situazione risparmierebbero non solo i consumatori ma anche gli operatori di telefonia mobile, che nel giro dei prossimi tre anni, tra costo delle frequenze e sviluppo della tecnologia 4G, arriveranno a spendere 8 miliardi di euro. Nell'attuale situazione di crisi economica si tratterebbe di un significativo impatto sul bilancio delle famiglie, distribuito capillarmente su oltre 50 milioni di utenti che ormai da anni hanno fatto entrare la telefonia mobile nel novero dei beni di prima necessità. I volumi di terminazione off-net delle chiamate su telefonia mobile sono sopra i 40 miliardi di minuti all'anno. Per ogni centesimo di euro al minuto di riduzione delle tariffe massime di terminazione, gli operatori vedrebbero ridursi i costi di interconnessione di circa 400 milioni di euro. Sulla base dei trend degli ultimi dieci anni è possibile stimare che tali minori costi verrebbero trasformati dai gestori in minori prezzi per i clienti finali in ragione di una percentuale media ponderata di almeno il 50% che diventa del 60-70% se si prende in considerazione lo specifico segmento del traffico voce verso numerazioni mobili.Per ogni euro di minore spesa da parte degli operatori ci si può attendere, dice lo studio, che circa la metà si traduca in risparmio per i consumatori.