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Alta tensione sui titoli di Stato

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Gli investitori chiedono rendimenti sempre più alti. Fitch minaccia ancora

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Intanto,in una giornata che avrebbe dovuto essere risolutiva per la crisi del debito in Europa, prevale lo scetticismo: l'euro cede terreno, le borse vanno in negativo e il premio di rendimento dell'Italia si mantiene alto, con un picco a quasi 395 centesimi sul finale degli scambi. Il Tesoro ha collocato sul mercato 8,5 miliardi di Bot a sei mesi al tasso del 3,535%, in forte rialzo dal 3,071% dell'asta di settembre. La domanda è stata totalmente soddisfatta. Collocati anche due miliardi di Ctz con scadenza nel 2013 con un rendimento del 4,628%. In questo caso la domanda è stata pari a 2,01 volte l'importo offerto. Intanto ieri è arrivato l'ennesimo avvertimento di un'agenzia di rating. Fitch ha puntato il dito contro la bassa crescita. «La mancanza di interventi per rilanciare l'economia nel medio termine può influire sul rating» è la valutazione di Alessandro Settepani, senior director di Fitch con competenze sull'Italia. Il 7 ottobre scorso l'agenzia Fitch ha abbassato il rating. I tempi probabili nei quali potrebbe esserci «una nuova rating action sono entro 12/24 mesi - spiega Settepani durante l'Insurance Roadshow organizzato da Fitch a Milano - anche se non è escluso che si possa fare prima se succede qualcosa di negativo». Per l'Italia l'agenzia di rating ha posto un outlook negativo «perchè evidentemente ci sono una serie di problemi, anche se la situazione è in evoluzione». Poi ha sottolineato che dal vertice Ue «ci si aspetta qualcosa di concreto sul versante della crescita». Secondo Settepani nei possibili provvedimenti a costo zero i più a portata di mano sono quelli su «liberalizzazioni e flessibilità del mercato del lavoro. Per fare cassa si può anche pensare alle privatizzazioni e alla dismissione degli immobili pubblici - risponde il senior director di Fitch alla domanda sulle misure che il governo italiano potrebbe adottare - anche se in questo caso i tempi sono probabilmente lunghi». Ieri tutti i mercati hanno sofferto l'attesa per il vertice Ue. Gli indici hanno più volte cambiato direzione, in preda a una grande volatilità, ma le parole del Cancelliere tedesco, Angela Merkel, hanno raffreddato gli animi. «Ci sono ancora molti problemi da risolvere», ha infatti detto. Milano ha chiuso sulla parità (Ftse Mib +0,07%). Nel pomeriggio c'è stata un'accelerazione, dopo la notizia che i deputati tedeschi hanno dato un ampio mandato alla Merkel, per trattare per un rafforzamento del fondo salva-stati. In aggiunta è circolata l'indiscrezione che sia stato raggiunto un accordo di massima sulla ricapitalizzazione degli istituti di credito, in modo che tutti abbiano un core tier 1 superiore al 9%. Nella bozza dei documenti in circolazione non è stata indicata la cifra delle ricapitalizzazioni necessarie, ma nei giorni scorsi era stata ipotizzata la necessità di operazioni per complessivi 108 miliardi.

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