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S&P declassa il debito della Spagna

La sede dell'agenzia di rating Standard and Poor's a New York

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L'agenzia di rating statunitense Standard & Poor's ha tagliato la valutazione a lungo termine del debito sovrano della Spagna da AA ad AA- motivando la scelta con gli "accresciuti rischi nelle prospettive di crescita" del Paese legati all'alta disoccupazione, alle condizioni finanziarie più stringenti, a un livello più alto del debito e a un più ampio rallentamento da parte della zona euro. S&P ha mantenuto l'outlook negativo, il che significa che il rating spagnolo potrebbe essere ulteriormente declassato. Il rating della Spagna a breve termine è stato confermato ad A-1+.   Preoccupazioni anche per "il profilo finanziario del sistema bancario spagnolo", in analogia a giudizi espressi in occasioni precedenti. All'inizio della settimana, in occasione del declassamento di alcuni istituti di credito, in particolare aveva affermato che le banche iberiche continueranno ad accumulare attività problematiche anche nel 2012 e che "l'accesso alla provvista sul mercato (resta) scarso e costoso". Gli analisti hanno anche segnalato - riporta il Financial Times - che la Spagna probabilmente non riuscirà a centrare i suoi obiettivi di bilancio che puntano a tagliare il rapporto deficit Pil dall'11,1% dello scorso anno al 9,2% quest'anno e al 4,4% il prossimo anche a causa del rallentamento in atto dell'economia dell'eurozona. L'ultimo declassamento della Spagna da parte di S&P segue un'analoga decisione di Fitch sul debito sovrano e sulle maggiori banche spagnole, compresi il Santander e il Bbva. L'agenzia internazionale di rating Fitch ha tagliato ieri sera la valutazione a lungo termine di Ubs da "A+" ad "A" con le prospettive comunque stabili. Ubs è finita sotto la lente delle agenzie di rating dopo la notizia della frode da 2,3 miliardi di dollari messa a segno da un trader della banca arrestato a Londra. A seguito di tali fatti il Ceo Oswald Grübel si era dimesso e il suo posto è stato preso a interim dal ticinese Sergio Ermotti. Sempre giovedì l'agenzia Fitch ha messo sotto osservazione per un possibile downgrade il rating di altre 7 grandi banche americane ed europee. Si tratta di Barclays, Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Société Générale.  

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