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Nel portafoglio di Generali solo bond con il voto A

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Loha sottolineato il Ceo della compagnia, Giovanni Perissinotto nella sua presentazione alla Bofa Merrill Lynch conference a Londra. Il 94% del portafoglio di titoli di stato - ha precisato - ha un rating pari o superiore ad «A». In base alle slides della presentazione, e relative al primo semestre 2011, il portafoglio ammonta a 130 miliardi, la metà del portafoglio totale del reddito fisso e si suddivide tra Italia (39,3%), Germania (13,4%), Francia (11,3%), Cee (6,5%), resto dell'Europa (19,6%) e resto del mondo (9,8%). La documentazione evidenzia anche la capacità di assorbimento delle perdite, in cui rientrano anche 8,4 miliardi di euro di capital gain (guadagni) latenti nei paesi a maggiore business. Nel passare in rassegna le strategie della compagnia triestina a fronte della crisi, Perissinotto ha anche sottolineato che ai fini dell'ottimizzazione dell'assorbimento di capitale si è puntato su asset a garanzia del vita e del danni che richiedono un minore uso di capitale. In particolare due terzi della nuova produzione vita a fine 2010 era a basso assorbimento di capitale, in aumento rispetto al 57% del 2008. Il ceo ha anche evidenziato la posizione di leadership delle Generali nel canale diretto in Europa. «Siamo il primo operatore di questo settore in Europa continentale, con oltre 2 miliardi di giro d'affari con la Cosmos in Germania, oltre 1 miliardo con Genertel in Italia e primi in Ungheria», ha detto Perissinotto, ricordando anche il recente sbarco in Slovacchia e Belgio. In cinque anni la raccolta premi dal canale diretto di Generali è salita del 20,5% medio annuo portandosi a 3,5 miliardi (da 1,4 miliardi nel 2005), pari al 4,9% del totale del gruppo (contro il 2,2%), con un aumento del risultato operativo a 95 milioni dai 53 milioni del 2005. Perissinotto nella sua presentazione - intitolata «deja vù, lezioni dalla crisi» - ha anche insistito sul fatto che uno scenario di bassi tassi di interesse come quello attuale non è una novità per la compagnia che è riuscita ad ottenere risultati molto positivi nonostante questo trend. Grazie ai rendimenti offerti, i flussi netti nel vita sono stati «tra i più alti del settore negli ultimi due anni», pari a circa 16 miliardi di euro per anno. Ribadita, infine, la volontà di crescita nei nuovi mercati.

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