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Esposto sulla sentenza Lodo Mondadori

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L'espostodocumenta «un fatto gravissimo», secondo la società, della sentenza del 9 luglio scorso. Secondo Fininvest l'esposto evidenzia come nella sentenza «una pronuncia della Cassazione determinante ai fini del verdetto venga riportata con il taglio di un passaggio decisivo e la mancata citazione di altri passaggi, altrettanto decisivi». Dopo il «taglio di un passaggio decisivo e la mancata citazione di altri passaggi, altrettanto decisivi» risulta che «si fa dire alla Cassazione l'esatto contrario di quanto invece la Cassazione stessa chiaramente afferma nella sua sentenza». Così, afferma la holding della famiglia Berlusconi, «viene superato un limite altrimenti insuperabile» e «si crea letteralmente un precedente che non esiste». Le omissioni che secondo Fininvest sono contenute nella sentenza di Appello sono «un fatto la cui gravità è fuori discussione» afferma Marina Berlusconi, presidente della holding, sottolineando che sulla vicenda c'è stato «un esproprio di dimensioni spropositate a favore del gruppo De Benedetti». «Ma non saremmo mai arrivati a pensare che una condanna a pagare 564 milioni di euro potesse fondarsi addirittura sul taglio materiale di una frase e su altre incredibili omissioni nel riportare una sentenza della Cassazione» spiega Marina Berlusconi. La corte d'appello ha attribuito alla cassazione «una tesi mai espressa».

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