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Moody's taglia il rating dell'Italia Berlusconi: "Non cambia nulla"

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

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L'agenzia americana ha declassato la valutazione sul debito italiano. Il rating dei titoli di Stato italiani, pertanto, passa da AA2 ad A2. L'outlook è negativo. Confermato il rating di breve termine Prime-1. Il downgrade del rating dell'Italia da parte di Moody's è dovuto "in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche" e "in parte all'aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all'indebolimento delleprospettive globali", nonché al generale calo della fiducia nelle emissioni di debito dei Paesi dell'eurozona. Lo spiega l'agenzia di rating in una nota. "Il rischio di un default dell'Italia resta remoto - dice l'agenzia - ma il Paese è più vulnerabile per la maggiore difficoltà nel reperire finanziamenti a tassi accettabili". Palazzo Chigi fa sapere che era "una decisione attesa". In una nota il governo spiega: "Stiamo lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico. Quegli stessi obiettivi che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea". Per il premier Berlusconi "non cambia nulla". Il presidente del Consiglio rassicura: "Andiamo avanti, stiamo lavorando sulle misure per la crescita". La determinazione, quindi, è quella di proseguire nel raggiungimento degli obiettivi sul risanamento, ma anche quella di non farsi condizionare dalle valutazioni dell'agenzia statunitense. Del resto il comunicato di palazzo Chigi è chiaro: "Il governo italiano - spiega - sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico".  Fonti governative ricordano che al vertice Ecofin c'è stato un giudizio positivo sui conti pubblici italiani. Per il Pd è "una mazzata". Il segretario dei democratici, Pier Luigi Bersani, ha commentato a tempo di record dalla sua pagina Facebook la notizia del declassamento di Moody's. "L'Italia è meglio di quel rating, ma se non c'è un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo".  

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