Borse, Milano crolla. Ue in picchiata
Amplia il calo Piazza Affari dopo un'ora e mezza di contrattazioni, con il Ftse Mib che cede il 2,5% a 14.282 punti. Soffrono Saipem (-5,53%), Fiat (-5,45%), Italcementi (-4,37%), Tenaris (-4,29%), Fiat Industrial (-3,65%), Intesa Sanpaolo (-3,47%) e Unicredit (-3,09%). Pochi i rialzi, limitati a Impregilo (+5,08%), su ipotesi di un nuovo socio, Bpm (+4,04%), con Andrea Bonomi pronto a salire al 9,9%, Fonsai (+1,8%) e Telecom (+1,71%). Cauto Banco Popolare (+0,4%). MATTINATA NERA Situazione di nuovo difficile per le principali borse europee, con Parigi e Francoforte (-3% entrambe), che scontano il ribasso delle stime sulle rispettive economie da parte di Goldman Sachs, mentre sul fronte greco è ancora crisi, mancando un accordo a livello europeo sulla 6/a tranche del prestito per evitare l'insolvenza di Atene. Prevalgono le vendite su tutti i listini continentali, concentrate su auto, banche e materie prime, mentre i futures su Wall Street sono negativi in attesa del dato sugli ordini di fabbrica in agosto negli Usa, previsto per le 16 di oggi. BANCHE IN PICCHIATA In campo bancario sprofonda Dexia (-23%), che sconta l'esposizione sulla Grecia e rischia, secondo la stampa belga, di essere smantellata. L'istituto franco-belga si trova nella bufera dopo aver limitato al 21% la svalutazione dei titoli greci in portafoglio, contro il 51% tagliato dalle altre banche. Per il settore si tratta di un vero e proprio bollettino di guerra: National Bank of Greeece cede il 9%, Rbs il 7,61%, Natixis il 7,78%, Piraeus il 9% , Commerzbank il 6,36% e Societè Generale il 6,46%. MALE IL SETTORE AUTO Sotto pressione in campo automobilistico Volkswagen (-5,26%), pronta ad investire 3,4 miliardi di euro in Brasile secondo indiscrezioni di stampa tedesche, mentre Peugeot cede il 4,83% e Continental il 4,5%. In calo Bmw (-4,05%), penalizzata da sconti fino al 19% concessi sul mercato cinese per mantenere le vendite, Renault (-4,34%) e Fiat (-4,69%), che ha annunciato l'addio da Confindustria. Pesanti le materie prime con Xstrata (-5,18%) e Vedanta (-4,85%), mentre si muove in controtendenza Kenmare (+8,27%).