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Giovani industriali, a Capri nessun politico sul palco

Il presidente di Confindustria Giovani Jacopo Morelli

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Quattro proposte lanciate a giugno, promesse, «rassicurazioni», poi «zero risposte». Jacopo Morelli, da meno di sei mesi presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, riassume così il suo primo faccia a faccia con la politica ed il governo, al convegno annuale degli industriali under-40 a Santa Margherita Ligure. Ed oggi, in vista del prossimo appuntamento a Capri, nella seconda metà di ottobre, contrattacca: «Non inviteremo politici sul palco, li inviteremo solo ad ascoltare», perchè «non pretendiamo risposte positive ad ogni nostra richiesta, ma non vogliamo neanche essere presi in giro. Non siamo più disponibili a organizzare passerelle per qualcuno, il Paese è stanco». È una «cosa rivoluzionaria» per i tradizionali convegni annuali dei giovani imprenditori, sottolinea Morelli, fiorentino, classe 1975, imprenditore nel settore dell'arredamento. Sul palco di Capri non saliranno «nè il Governo nè l'opposizione»: i politici saranno invitati ad ascoltare, ad assistere in platea, «tra gli spettatori». «Non possiamo continuare ad avere un Paese umiliato dalle non scelte», dice il leader dei giovani: oggi «il problema non è avere questo o quel governo, ma avere un governo che faccia scelte, che si prenda le sue responsabilità, le porti avanti fino in fondo. E che sia credibile. Vedere quello che è giusto e non farlo si chiama codardia, farlo si chiama coraggio». Ai politici, spiega, «manderemo delle lettere per invitarli ad ascoltare. Se verranno da noi a Capri saranno ricevuti con rispetto, ma chiediamo uguale rispetto, chiediamo loro di confrontarsi con noi non come sudditi ma come concittadini». A Santa Margherita Ligure (dove tra gli altri sul palco sono saliti i ministri dell'Economia Giulio Tremonti e dei Gioventù Giorgia Meloni, ed il sindaco di Firenze Matteo Renzi), ricorda Morelli, «avevamo fatto delle proposte»: abbassare le tasse ai giovani, ridurre il cuneo contributivo per chi entra nel mercato del lavoro, detassare le nuove imprese, abolire il valore legale dei titoli di studio. «E ci avevano detto: sono proposte di buon senso, le porteremo in Consiglio dei ministri, abbiamo rassicurazioni anche da altri esponenti del governo che tutto andrà a buon fine. Zero risposte, tutto caduto nel vuoto. Quindi ora noi diciamo: zero risposte, zero politici. Avremmo voluto chiarezza, anche una risposta negativa piuttosto che restare in un limbo senza risposte. Vogliamo dialogo, confronto. Ma che sia serio». Nei giorni scorsi il presidente dei giovani di Confindustria ha scritto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che «ha dimostrato grande attenzione. È questo - dice - il modello di confronto che vorremmo con la politica», dice. Politici benvenuti a Capri, dunque, ma solo ad ascoltare. Sul palco «il mondo delle imprese, dell'economia, dell'Università, persone che si sono distinte per impegno e personalità. E metà dei partecipanti sarà under-40».

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