Borse europee in rosso, pesa la crisi
Le borse europee chiudono in forte rosso sulla scia dei timori di recessione. A pesare è anche l'impennata dell'inflazione al 3% nell'Eurozona a settembre che allontana la possibilità di un taglio dei tassi. L'indice Ftse 100 a Londra cede l'1,32% a quota 5.128,48 punti, il Cac 40 di Parigi lascia sul terreno l'1,51% a quota 2.981,96 punti e il Dax 30 di Francoforte arretra del 2,44% a 5.502,02 punti. In forte calo anche l'Ftse Mib che perde l'1,39% a quota 14.836,33 punti, l'Ibex di Madrid che registra una flessione dello 0,53% a 8.546,6 punti e l'Ftse Ase che retrocede dello 0,39% a quota 328,98 punti. In calo anche le altre Borse europee, a partire da Francoforte, dove il Dax cede il 2,44% a 5.502 punti. Negative Parigi con il Cac a 2.981,96 (-1,51%); Bruxelles con il Bel 20 a 2.131,28 (-1,47%); Zurigo con lo Smi a 5.531,74 (-1,37%); Amsterdam con l'Aex a 280,18 (-1,34%); Londra con il Ftse a 5.128,48 (-1,32%); Lisbona con il Psi 20 a 5.891,06 (-1,25%); Madrid con l'Ibex a 8.546,6 (-0,53%). Sul fronte Wall Street, poco dopo le 18 il Dow cede lo 0,39%, il Nasdaq lo 0,88%. Sul mercato valutario alle 17.51 la moneta unica cede nel cambio con il biglietto verde, a 1,3452-3 (-0,96%). Cala anche il petrolio, con il future più scambiato sul greggio di riferimento americano, il Wti, con consegna a novembre a 81,22 dollari al barile alle 17.39 (-1,12%). L'oro al fixing pomeridiano di Londra vale 1.620 dollari l'oncia, meno del fixing di stamani (1.629 dollari). Tra i settori in piazza Affari nessuno chiude in guadagno. Chimici (-0,02%) e materiali di base (-0,08%) i meno venduti. Male retail (-5,96%), beni per la persona e la famiglia (-5,06%), beni di consumo (-3,23%). Banche -1,85%.