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La Bce non esclude più l'ipotesi di default

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«Èuna delle ipotesi» possibili e non mi sento più di poterlo escludere, ha affermato il governatore della banca centrale olandese, Klaas Knot. Le dichiarazioni di Knot sono insolite visto che, oltre a guidare De Nederlandsche Bank, è anche membro del board della Banca centrale europea. Intanto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto che potrebbe essere necessario un secondo prestito di emergenza per la Grecia, viste le recenti difficoltà. Secondo Schaeuble il secondo prestito da 109 miliardi di euro potrebbe dovere essere ricalcolato, a causa delle difficoltà riscontrate dagli ispettori internazionali sul debito. La loro revisione era stata interrotta questo mese, a causa dei disaccordi sul fatto che la nazione avesse raggiunto gli obiettivi promessi. Gli ispettori torneranno in Grecia la prossima settimana, in seguito all'annuncio di nuove misure di austerità da parte di Atene. Il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos parlando al Parlamento ha detto che nel caso di un default pilotato della Grecia sono da prevedere svalutazioni del 50% per i creditori. ma sul tavolo, secondo il ministro, c'è anche «l'opzione buona» che prevede l'attuazione di quanto stabilito nel nuovo piano di salvataggio europeo siglato il 21 luglio e che comporterebbe un haircut del 20% per gli obbligazionisti. Da un sondaggio condotto per la seconda rete pubblica tedesca Zdf, il 50% dei tedeschi è contrario all'ipotesi di un fallimento controllato della Grecia. Per più di due intervistati su tre (68%), un'eventuale bancarotta di Atene avrebbe conseguenze negative per la stessa Germania.

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