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Finmeccanica vende

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Finmeccanica riparte in Borsa. Dopo un periodo difficile – il titolo ha recentemente toccato i valori minimi dal 1997 – nella giornata di ieri il gruppo italiano è sembrato riguadagnare la fiducia dei mercati, mettendo a segno un aumento di oltre il 4% della quotazione. A trainare in alto le azioni, anche stavolta, sono una notizia e due indiscrezioni. La prima è la decisione della Commissione Ue di scongelare gli investimenti libici in Europa: un provvedimento teso ad agevolare la creazione di un nuovo Governo nel paese nordafricano. La decisione agevola anche Finmeccanica: la Lybian Investment Authority, il fondo sovrano libico creato nel 2006 da Gheddafi, possiede infatti il 2% del gruppo. Con il blocco degli investimenti libici predisposto all'inizio del conflitto in Libia, la partecipazione era rimasta congelata, complicando il lavoro del management. Positiva per Finmeccanica è stata anche un'indiscrezione riportata dal Financial Times, secondo cui il Giappone starebbe seriamente valutando la possibilità di scegliere per la propria aviazione militare l'aereo, al posto dell'F-22 americano, l'Eurofighter Typhoon. Considerando il ruolo significativo di Finmeccanica all'interno del consorzio Eurofighter (Alenia Aeronautica ha quasi una quota del 20% del programma, mentre Selex ha circa il 60% dell'avionica), un possibile ordine – si parla di circa 42 areomobili - dal Giappone sarebbe chiaramente una notizia positiva. Anche perché, con l'acuirsi della crisi, Finemeccanica ha visto alcuni dei Paesi tra i suoi principali clienti costretti a tagliare i costi della difesa per fronteggiare le difficoltà economiche. Gli acquisti su Finmeccanica sono stati dettati anche da una voce – in parte smentita – pubblicata da Il Mondo. Secondo il settimanale economico, la franco-tedesca Eads, colosso del settore aeronautico civile e militare, sarebbe intenzionata a iniziare una «campagna acquisti» da 5 miliardi di dollari per rafforzare la propria presenza sul mercato Usa. Nel mirino potrebbe esserci anche DRS Technology, società specializzata in elettronica di difesa acquisita da Finmeccanica nel 2008 per 5,2 miliardi di dollari, compresa l'assunzione di circa 1,2 miliardi di indebitamento. La notizia è stata però ridimensionata dalla società guidata da Pier Francesco Guaraglini. Che, interpellata a proposito, non ha commentato l'eventuale interesse di Eads per l'intera Drs. Finmeccanica ha ribadito di non essere disposta a vendere l'intera società, senza la quale la sua presenza negli Stati Uniti si ridurrebbe eccessivamente. Ad essere sul mercato, come la holding italiana ha dichiarato varie volte nei giorni scorsi, sono piuttosto alcuni asset no core di Drs. In particolare, Finmeccanica potrebbe voler cedere la divisione di supporto ingegneristico della sua controllata americana, valutata tra i 600 e gli 800 milioni di dollari.

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