Berlino vuole farci pagare il conto
Uneconomista di sinistra J.Sapir afferma che «una economia può ammettere la possibilità di una moneta unica solo all'interno di nazioni tra loro omogenee». Opinioni apparse su Le Monde che sta conducendo una inchiesta sul futuro dell'euro. Si parla di un euro di serie A e uno di serie B. Come si possa fare non l'ho ben capito. Quello che invece è chiaro è che i tedeschi, forse per pregresse nostre colpe, vogliono far pagare il conto all'Italia. Indebitata ma con un patrimonio pubblico e privato superiore a quello di molti partners europei. Noi siamo come i polli di Renzo. Ci becchiamo per farci male da soli. Il Tempo era per il fallimento della Grecia. E si sarebbe fatto un grosso piacere agli ellenici. Quando si fallisce non si pagano più i debiti e, si riparte puliti. C'è un particolare che ci fa pensare male. Gli aiuti alla Grecia sono arrivati dopo un tira e molla che ha portato gli interessi sul debito pubblico al 17%. Le banche più esposte sono quelle tedesche che da questi bonds fanno utili sostanziosi. Noi siamo somari. Perché non si parla della rapina che l'Europa vuole perpetrare ai danni della agricoltura nostrana? Gli aiuti comunitari al mondo agricolo europeo incentivano chi ha vasti terreni anche incolti. Non chi si danna per produrre gustosi prodotti con ricavi marginali. Signori politici perché non sostenete tutti la battaglia che, isolati, portano avanti coloro hanno il gravoso compito di «seguire l'agricoltura?» O forse temiamo che il tedesco non ci versi l'obolo?