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L'Europa rimbalza Wall Street in positivo

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Con un rimbalzo le Borse europee escono dalle secche di una seduta che chiude una settimana di ribassi con l'indice di riferimento, lo Stoxx Europe 600 che in questa ottava ha perso oltre il 6 per cento. Sono le promesse della Bce di sostegno alla liquidità delle banche che infondono ottimismo sul finale di seduta e permettono il recupero. In difficoltà oggi solo Atene (-3,87%), alle prese con i timori di un ormai imminente stato di insolvenza per la Grecia. "Se la Grecia farà quello che deve fare può contare sull'aiuto incondizionato dei paesi europei e non farà default. Se esita e procrastina le decisioni non vedo come un default potrebbe essere evitato perchè gli europei si stancherebbero di concedere soldi a qualcuno senza speranza", dice senza mezzi termini Antonio Borges, responsabile del Dipartimento Europeo del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), invitando a rivedere le "importanti" decisioni dell'11 luglio 2011, con i quali l'Europa si è impegnata a sostenere i paesi membri con i fondi necessari ma a una condizione, che questi adottino politiche adatte. A parte gli istituti greci in forte difficoltà (Alpha -13,33%), Piraeus -9,09% e National Bank of Greece -7,38%), per i timori di un ulteriore degrado della situazione del debito pubblico ellenico, il film della seduta ha visto però premiate le banche dopo le rassicurazioni di Olivier Bailly, portavoce dell'Ue, secondo il quale "non è vero che tutto il sistema bancario europeo deve essere ricapitalizzato". Sono rimbalzate con decisione Bnp Paribas (+9,78%), SocGen (+8,76%), e Natixis (+5,5%). In luce Bank of Ireland (+7,35%), Deutsche Bank (+5,57%), Bbva (+5,31%) e Barclays (+5,15%). Piazza Affari ha chiuso con un balzo in avanti una seduta nervosa dopo lo scivolone della vigilia. Il Ftse Mib ha segnato +1,36% a 13.664 punti, mentre l'All Share ha guadagnato l'1,02%. Gli indici hanno aperto in deciso rialzo per virare in calo a metà seduta con il Ftse Mib che ha toccato un nuovo minimo dell'anno, per poi rimbalzare sul finale. Sul paniere principale, in gran spolvero Bpm in attesa dei cambiamenti previsti nella governance. Brillano anche le "big", Intesa Sp e Unicredit. Energetici contrastati. Tra gli industriali, bene Finmeccanica e Fiat. Pesanti Prysmian e Tod's. Parigi guadagna un punto percentuale, a Londra il FTSE 100 è salito dello 0,5 per cento, mentre a Francoforte lo Xetra Dax è aumentato del 0,63 per cento. Quello che ora i mercati chiedono "è una U-turn, un segnale forte dalla politica per ripristinare la fiducia e ci sono probabilità di vedere un rallentamento andare in 2012" commentano gli operatori. E l'attenzione è puntata su Washington dove si sono aperti i lavori del Fondo Monetario Internazionale che nella sua riunione annuale farà il punto sulla crisi globale dell'economia. Intanto il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a 10 anni e gli omologhi buoni tedeschi, che in mattinata aveva avuto un nuovo picco, torna sotto i 400 punti con oscillazioni a quota 397. Il rendimento del 10 anni italiano è poco variato al 5,66% mentre è in rialzo quello dei titoli tedeschi all'1,69%. Il differenziale dei Bonos spagnoli con il Bund viaggia sui 354 punti. Chiusure in lieve rialzo per Wall Street, col Dow Jones a quota +0,35% e il Nsdaq a quota '1,12%. L'indice S&P 500 ha chiuso a quota 0,61%.

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