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Scatta la fuga dal rischio, ci si ripara su Treasuries e Bund

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E' fuga dal rischio dalle due sponde dell'Atlantico: sui mercati di Usa ed Europa le pesanti vendite che stanno facendo crollare gli indici azionari, sulla scia di timori di una ricaduta in recessione dell'economia, si accompagnano ad uno speculare afflusso di capitali verso i settori tradizionalmente ritenuti più sicuri: i titoli del Tesoro americani e quelli della Germania, i Bund. E stavolta questi spostamenti appaiono ancor più selettivi di quanto avvenuto nelle passate settimane: dagli acquisti resta infatti escluso l'oro, il bene rifugio per antonomasia che invece da mesi tendeva a rafforzarsi quando le Borse crollavano. Ma questi rialzi hanno sollevato scetticismi e oggi il metallo giallo non è risparmiato dalle flessioni: nel pomeriggio l'oncia si attesta a 1.738 dollari, quasi il 4 per cento in meno rispetto a ieri con un calo di portata analoga a quelli delle Borse Usa e Ue. Sui Treasuries invece è pioggia di acquisti, tanto che i rendimenti - che in queste emissioni sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo - stabiliscono nuovi minimi storici. Sulla scadenza a dieci anni i buoni del Tesoro americani offrono un tasso retributivo di appena l'1,776 per cento, e dopo un picco minimo al 1,754 per cento. Dinamiche analoghe si erano viste in mattinata sui Bund della Germania: il paese ritenuto più solido nell'area euro. In questo caso i tassi sui bund decennali sono scesi fino all'1,665 per cento, sempre un minimo storico. Oggi questi movimenti hanno contribuito ad allargare il differenziale di redimento (spread) tra Bund e Btp dell'Italia, che invece scontano valutazioni più negative dei mercati sull'affidabilità creditzia del paese, ancor più dopo il declassamento di rating da parte di Standard & Poor's (che ieri è tornata alla carica tagliando i rating anche di sette banche italiane). Questo indebolisce i prezzi dei Btp e tende a far salire i rendimenti che sulla scadenza decennale nel pomeriggio si attestano al 5,68 per cento. Stamattina lo spread Btp-Bund ha prima sfondato la soglia psicologica dei 400 punti base, poi ha proseguito fino a stabilire un nuovo massimo a 413 punti base. Significa che per trovare acquirenti, le emissioni italiane devono offrire oltre 4 punti percentuali di rendimento in più, rispetto alle tedesche, come maggiorazione sul premio di rischio. Gli ampliamenti si sono arrestati poi tra voci di nuovi interventi calmieranti da parte della Bce.

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