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Borse in picchiata

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Fuga dal rischio con bund e treasuries

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Le borse europee chiudono in forte calo sulla scia dell'ondata di vendite innescata sui mercati dall'allarme crescita lanciato ieri dalla Federal Reserve. A registrare le perdite minori è Piazza Affari in quanto il comparto più colpito - per via del tonfo dell'indice Pmi manifatturiero dell'eruozona - è quello industriale, che ha un peso minore sulla piazza milanese. L'indice Ftse Mib cede il 4,52% a 13.481,59 punti. Il Dax di Francoforte perde il 4,96% a 5.164,21 punti, con ThyssenKrupp (-8,18%) e Daimler (-7,95%) tra i peggiori del listino. Il Cac 40 di Parigi, maglia nera, scivola del 5,25% a 2.781,68 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra del 4,67% a 5.041,61 punti, l'Ibex di Madrid segna -4,62% a 7.830,8 punti. Mercato azionario in ulteriore peggioramento a metà seduta, con gli indici che piombano oltre la soglia del -4%. Ftse Mib a -4,07%, All Share a -4,11%. Ribassi legati all'allarme lanciato dalla Fed sui rischi per l'economia, mentre sono passate quasi inosservate le misure di sostegno adottate, ma anche ai dati negativi provenienti da Cina e Germania. Milano è in linea con le altre borse, senza effetti aggiuntivi dovuti al downgrade del rating delle banche a opera di S&P, e allo spread oltre i 400 punti. Ancora Fiat in difficoltà a -5,8%, con ribassi estesi al settore auto (Pirelli -6,8%, Brembo -5,9%). Fiat Industrial -3,2%, Exor -5,6%. Tra le banche vivace Bpm (+3,3%) alla conferma che martedì prossimo il cda approverà il cambiamento di governance e ci sarà la decisione sull'importo dell'aumento di capitale. Unicredit a -4,2%, Intesa -1,9%. Nell'energia Eni -4,5%, Saipem -5,2%, Enel -3,9%. Pesante Tenaris a -8,7%, Fonsai -6,3%, Telecom -4,4%, Mediaset -4,9%. Wall Street apre in negativo e proseguono le vendite sulle Borse europee. Maglia nera resta Parigi (-4,94%) zavorrata da Arcelormittal (-7,76%), Eads (-7,43%), SocGen (-7,6%). Milano cede il 3,81 con Bpm sempre controcorrente che guadagna il 4,15%. Rialzo anche per Mediobanca mentre restano molto pesanti Tenaris (8,4%), Saipem (-7,2%) e Pirelli (-6,5%). A livello continentale l'indice d'area segna un ribasso del 4,18% con l'indice settoriale peggiore che continua ad essere quello delle materie prime (-7,41%), seguita dagli automobilistici (-6%).

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