Chrysler chiede aumenti a Marchionne
Marchionnetorna a Detroit per chiudere la partita del contratto di lavoro della Chrysler. Mentre a Termini Imerese sale la tensione in vista dell'addio deciso dalla Fiat per il 31 dicembre di quest'anno, oggi l'ad della casa automobilistica torinese vola negli Stati Uniti per la stretta finale con il sindacato americano Uaw. Sul tavolo della Chrysler c'è il nuovo contratto dei 26.000 dipendenti. Il nuovo termine scade domani a mezzanotte (ore sei italiane). Dopo l'accordo per il rinnovo del contratto alla General Motors, il sindacato United Auto Worker deve ancora rinnovare i contratti di Ford e di Chrysler. Gran parte del lavoro sarebbe stata fatta e mancherebbe solo l'incontro decisivo fra Marchionne e il presidente di Uaw, Bob King, dopo lo strappo della scorsa settimana (quando King, impegnato al tavolo con Ford, non si è presentato all'appuntamento decisivo) e la dura lettera dell'ad della Fiat. In sospesa è soprattutto la parte economica: il sindacato contesta il sistema delle paghe dimezzate deciso nel 2009 per salvare Chrysler dal fallimento, con l'accordo a tre fra Marchionne, il presidente Usa Obama e King. Uaw ha messo come priorità l'aumento del salario d'ingresso. Sul fronte italiano c'è attesa per la decisione sul nuovo modello da produrre a Mirafiori. Marchionne ieri ha ribadito che «se serve» è disponibile a un altro incontro con i sindacati per chiarire la situazione di Mirafiori. Il manager, intervenuto all'inaugurazione del Fiat Industrial Village, ha bollato come una «cavolata» l'ipotesi di produrre a Mirafiori la vecchia Ypsilon che ora si fabbrica a Termini Imerese. Il manager ha poi fornito alcune stime sui risultati per fine anno. «Ci aspettiamo che Fiat Industrial raggiunga a fine anno un fatturato di 24 miliardi e un risultato della gestione ordinaria superiore ad un miliardo e mezzo». Marchionne ha aggiunto che «nei primi sei mesi dell'anno, Torino ha visto aumentare ricavi ed utili, grazie ad un miglioramento di tutti i settori, «permettendoci di rivedere al rialzo gli obiettivi per l'intero 2011». Poi ha rassicurato sulla crisi dei mercati. «Abbiamo abbastanza liquidità per superare la tempesta».