Basta autobus di Irisbus. Si chiude

Irisbuschiude i battenti. Fallita la trattativa con il Gruppo Dr per l'acquisto, alla società dell'Iveco in provincia di Avellino, che opera nel settore della produzione e commercializzazione degli autobus urbani, extraurbani e turistici, non resta che avviare le procedure per la cessazione delle attività. Scatta la mobilità e il licenziamento per i 681 dipendenti tra operai ed impiegati. La società è stata colpita duramente dalla crisi che ha portato a una contrazione delle immatricolazioni degli autobus urbani in Italia. Ciò ha determinato una progressiva e costante contrazione dei volumi produttivi dello stabilimento, che sono passati dai 717 veicoli del 2006 ai soli 145 autobus, di cui meno di 100 urbani, dei primi sei mesi del 2011. E le prospettive non sono migliori. Dai tavoli tecnici riuniti da mesi è emerso che le previsioni per il medio periodo continuano a evidenziare un trend di forte contrazione della domanda, peraltro fortemente condizionata, nell'attuale congiuntura, dalla scarsità di fondi pubblici, che non consente di mantenere un'offerta competitiva e quindi di proseguire l'attività industriale dello stabilimento. Dura la reazione dei sindacati a cominciare dalla Cigl. «Chiederemo conto al governo» ha detto il segretario generale del sindacato di Corso Italia Susanna Camusso. «È la scelta di non avere più una produzione italiana di mezzi pubblici di trasporto, oltre al fatto grave che chiude un'azienda del Sud». «È una decisione inaccettabile» tuona il leader della Cisl Raffaele Bonanni che chiama in causa il governo affinchè attivi subito un tavolo «per ricercare una soluzione che preservi quella realtà industriale e occupazionale». Interviene anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. «Con il piano siamo a tre stabilimenti chiusi, dopo Modena e Termini Imerese ora Avellino. È inaccettabile che in una situazione come quella del trasporto pubblico locale in Italia e con la tradizione industriale che abbiamo si lasci scappare un pezzo così importante. Se la Fiat non ha intenzione si cerchi un attore vero che sappia cosa sono gli autobus».