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Merkel: se crolla l'euro crolla l'Europa

Il Cancelliere tedesco Angela Merkel

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"La disgregazione dell'euro porterà alla disgregazione dell'Europa". Lo ha ribadito la cancelliera Angela Merkel oggi a Berlino. La leader tedesca ha anche consigliato ai membri della sua coalizione di governo di "pesare molto attentamente le parole per non innervosire i mercati" dell'Eurozona. Avvertimento diretto in particolare al vice cancelliere, il liberale Phiplipp Roesler, che aveva detto che un default della Grecia non è tabu. La cancelliera tedesca "fiduciosa" sul voto salva-stati da parte del Parlamento tedesco - il 29 settembre prossimo - per rafforzare i sistemi anti crisi concordato tra paesi europei, dopo la nuova bastonata elettorale alla sua coalizione di governo. Un via libera è cruciale per rassicurare sul piano di aiuti alla Grecia, mentre Atene è già tornata sotto pressione a seguito del rinvio dell'Eurogruppo sulla decisione in merito al versamento di una nuova tranche di sostegni. Ma a questo voto in ballo c'è la stessa tenuta del governo della Germania, mentre la questione degli aiuti alla Grecia ha creato crescenti contrarietà nell'opinione pubblica tedesca e ieri soprattutto gli alleati chiave della Cdu della Merkel, i liberaldemocratici hanno subito una pesante sconfitta in una consultazione regionale. Il voto sembra mettere ulteriormente in bilico un esecutivo che già si temeva traballante. "Il governo proseguirà con il suo lavoro", ha detto oggi la Merkel durante una conferenza stampa. "Per ogni decisione che la coalizione deve far passare al Bundestag, vogliamo avere una maggioranza in base alle nostre forze. E' stato così finora quest'anno, su ogni decisione di politica europea, e sono fiduciosa che sarà ancora così" il 29 settembre. In realtà non è che ci siano grandi timori sul passaggio parlamentare in sé degli accordi stretti da Berlino con gli altri paesi dell'area euro, per rafforzare i sistemi anti crisi e prolungare gli aiuti alla Grecia. Il problema è da dove verranno i voti: perché social democratici e ecologisti hanno fatto già sapere che voteranno a favore. Le incognite riguardano semmai proprio i liberaldemocratici dopo la cocente sconfitta elettorale. Ed è il quinto smacco in una consultazione amministrativa su sette che si sono svolti quest'anno. Ad esprimere il malcontento di recente è stato soprattutto il vice cancelliere e ministro dell'Ecnomia, Philipp Roesler.  Si è spinto ad evocare l'ipotesi di una insolvenza sui pagamenti della Grecia, facendosi richiamare dalla stessa Merkel. Ma non ha fatto marcia indietro, e l'ultimo risultato elettorale potrebbe rendere ancora più difficile la coabitazione tra i due partiti.  

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