In Italia affitti da capogiro
In Italia portare avanti una casa diventa sempre più caro, con le spese legate all'abitazione che sono molte e in ascesa, dalle bollette ai costi per la manutenzione. Un capitolo a parte meritano gli affitti, una voce in rincaro ma a ritmi piuttosto contenuti. Secondo gli ultimi dati dell'Istat, relativi ad agosto, infatti, a trainare le uscite per la casa (+5,1%) sono soprattutto le bollette di luce e gas (+7,9%). L'affitto, però, va a colpire principalmente i bilanci delle giovani famiglie. Un'indagine del Censis rileva che i nuclei con persona di riferimento under 40 vivono in affitto a prezzi di mercato nel 36,3% dei casi, contro il 13,7% delle famiglie «adulte». Inoltre, sono pochissimi i ragazzi che possono contare su contratti a prezzo calmierato. Tanto che per il Censis in Italia le nuove generazioni pagano «i canoni più alti d'Europa». Guardando più da vicino tutte le voci di spesa connesse alla gestione dell'alloggio, l'Istituto di statistica registra per l'abitazione un rialzo dei prezzi ben superiore alla media (+5,1% contro +2,8%). E alcune città hanno scontato un rincaro a doppia cifra: è il caso delle province di Pordenone (12,4%), Gorizia (11,7%) e Valle d'Aosta (11,5%). A spingere il rialzo più che gli affitti reali, rincarati ad agosto dell'1,5%, e la manutenzione (+2,7%), sono gli esborsi per l'energia elettrica (+4,7%), il gas (+7,7%), il gasolio per riscaldamento (+15,2%), la fornitura di acqua (+9,6%) e la raccolta rifiuti (+5,0%). Spostando l'attenzione su altri capitoli che gravitano intorno alla casa, qualche sollievo per i portafogli, sempre secondo gli ultimi dati di agosto, arriva dai prezzi per gli elettrodomestici, che sono rimasti fermi. In particolare, sono calati i prezzi per i climatizzatori (-1,4%), le lavastoviglie (-1,3%), le lavatrici (-1,0%), i forni (-0,7%) e i frigoriferi (-0,5%). Più sensibili alle variazioni delle spese legate all'abitazione sono le giovani famiglie, visto che secondo il Censis oltre un terzo di loro paga un affitto a prezzi di mercato, mentre appena l'1,1% si avvantaggia di un affitto da un ente e solo il 7,8% dei trentenni può contare su un canone concordato. Una percentuale molto inferiore a quella di altri Paesi del Vecchio Continente, come Francia (28,7%) o Regno Unito (13,8%). Ecco che i giovani si ritrovano costretti a bussare alla porta dei familiari. Sono i nuclei con età più bassa che, infatti, «più spesso degli altri usufruiscono a titolo gratuito di una casa di proprietà di un parente (6,8%)», spiega il Censis.