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Nonostantela difficile situazione del mercato dell'auto in Italia e in Europa per il 2011 e il 2012, la Fiat conferma i target ma sta riguardando i volumi. Intervenuto al Salone di Francoforte, l'amministratore delegato Sergio Marchionne, ha fatto una panoramica sulle prospettive del gruppo Fiat-Chrysler sottolineando in particolare che la manovra ha tenuto conto delle esigenze di Torino. «Quello che ci serviva ci è stato dato» ha detto l'ad riferendosi al tanto contestato articolo 8 della manovra. «La mossa del ministro Sacconi con l'articolo 8 è importantissima e comincerà a dare non solo alla Fiat, ma a tutti quelli che vogliono investire in Italia, la certezza che consente di gestire». Quanto alle polemiche sollevate dai sindacati la risposta è stata tranchant: cerchiamo di non trovare il pelo nell'uovo». Piuttosto il problema è quello di un mercato che «dal 1983 non è mai stato così basso». Marchionne ha confermato il piano industriale ma ha anche precisato che a causa delle difficoltà del mercato, stiamo rivedendo tutte le allocazioni dei modelli e la tempistica in tutto il mondo». Il manager poi ha detto di non essere preoccupato per l'andamento dei titoli in Borsa. «Questo non è il momento di scalate ma quello della serietà. La gente deve fare il proprio mestiere e lo deve fare bene». Parlando del valore delle azioni ha sottolineato che l'importante sono le realtà industriali. «Noi abbiamo di sicuro lo sconto italiano sul titolo - ha detto - ma la batosta l'hanno presa tutti. La situazione italiana è determinata dall'incertezza». Poi ha spiegato che «nonostante l'andamento dei mercati non c'era altra scelta che andare avanti con il lancio della nuova Panda. Non è mai il momento giusto quando il mercato è debole, ma se la compagnia deve seguire la volatilità dei mercati allora chiudiamo e andiamo a casa». Marchionne ha però messo in stand by altri investimenti, compresi i piani per la produzione di Alfa Romeo e Suv nello stabilimento di Torino. la Nuova Panda è stata presentata in anteprima mondiale al Salone dell'Auto di Francoforte. «Il risanamento di Pomigliano (dove sarà costruita, ndr) è la prima fase di un lungo processo di efficentamento della rete industriale della Fiat e tutti sanno quali sono gli ostacoli che abbiamo affrontato: dal referendum, al voto, agli attacchi». Marchionne ha detto anche che la concorrenza non lo preoccupa. «I tedeschi stanno cercando di imitare, in modo molto goffo, quello che stiamo facendo noi». Non è mancato un accenno al nodo della permanenza delal Fiat in Confindustria. «Quale è l'importanza della Confindustria nel contesto industriale della Fiat non lo so, lo stiamo analizzando e non abbiamo ancora deciso niente. Non è un problema immediato, la cosa più importante è risolvere il problema Mirafiori. L'articolo 8 ha tolto una delle ragioni per cui ce ne saremmo andati».

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