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Unicredit conferma la squadra per Mediobanca

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Questii temi affrontati dai comitati nomine e strategico riuniti ieri in Piazza Cordusio. Nel cda di Piazzetta Cuccia la banca sarà rappresentata ancora dal presidente, Dieter Rampl, dal vice presidente Fabrizio Palenzona e dal patron della Smeg, Roberto Bertazzoni. I nomi saranno portati al consiglio del 20 settembre che anticipa di un giorno il patto di Mediobanca chiamato a stilare la lista per il board in vista dell'assemblea del 28 ottobre. UniCredit è il primo azionista dell'istituto con l'8,74%. Sul fronte del capitale l'a.d. Federico Ghizzoni, nel parlare al comitato strategico, ha sostanzialmente confermato quanto anticipato al Financial Times, a cui aveva spiegato che un rafforzamento può avvenire attraverso «un aumento del capitale, una riduzione tra attività di rischio e attivo e una vendita di asset», dicendosi convinto che il mercato sia pronto a sostenere tali ipotesi in presenza di un piano industriale credibile. Le linee strategiche, come indicato più volte dall'a.d, saranno pronte per novembre-dicembre. E a fine anno sarà anche più chiaro cosa fare per il patrimonio. Per quella data saranno poi noti i conti del terzo trimestre che verranno licenziati nel cda del 14 novembre e, inoltre, sarà esplicita la lista delle Sifi, le banche sistemiche, nella quale dovrebbero rientrare tanto Unicredit, quanto Intesa SanPaolo. Certo è che le fondazioni vorrebbero ridurre l'impatto di un loro eventuale impegno. In tempi di crisi i soldi mancano. Tanto è vero che, proprio oggi, una degli enti soci, la Fondazione Cassamarca, ha comunicato che non effettuerà erogazioni per il 2012, fatto salvo l'impegno per il mantenimento delle sedi universitarie a Treviso e, con valutazioni da eseguire di volta in volta, di quello delle attività dei teatri.

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