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La Ue frena sul default della Grecia

Grecia, Borsa di Atene

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Il default della Grecia è nei numeri anche se nessuna autorità europea osa pronunciare quella parole. Ieri lo spread tra i decennali greci e il Bund tedesco ha sfondato quota 2.000 punti ampliandosi di 173 punti base a 2.052 punti, un livello mai raggiunto dai tempi dell'introduzione dell'euro nel 1999. La Commissione europea ha fatto sapere che il deficit pubblico della Grecia raggiungerà nel 2011 il 9,5% del prodotto interno lordo, decisamente al di sopra delle previsioni che lo davano al 7,6% mentre nel 2012 il deficit sarà pari al 9,3% del pil. Nel budget di quest'anno Atene aveva previsto che il deficit per il 2012 avrebbe raggiunto il 6,5%. Ma secondo quanto ha reso noto il governo greco la situazione è ancora più grave. Il viceministro dell'Economia, Filippos Sachinidis ha detto che la liquidità per finanziare le attività dello Stato basterà solo fino a ottobre. «Stiamo cercando di fare in modo che lo Stato possa operare senza problemi», ha affermato lasciando però anche intendere che i soldi per pagare stipendi pubblici e pensioni basteranno solo per un altro mese. Ma nonostante questi dati, la Commissione europea ha ribadito che «non sta lavorando» su un'ipotesi di default della Grecia e il portavoce del ministro dell'Economia tedesco Philip Roesler ha sottolineato che l'interesse primario è la stabilità dell'euro e Berlino vuole che la Grecia resti nell'euro. Roestler nei giorni scorsi aveva detto che un default ordinario della Grecia non è più da considerarsi un tabù. Intanto il malessere in Germania sugli aiuti ad Atene sta crescendo. Da un sondaggio della società Emnid pubblicato sul domenicale Bild am Sonntag emerge che oltre la metà dei tedeschi è contraria a fornire ulteriori aiuti finanziari alle Grecia e preferirebbe che il Paese fallisse. Il governo è consapevole del malumore dei tedeschi tant'è che il portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble ha precisato che se la troika, composta da esperti della commissione europea, della Bce e del Fondo Monetario internazionale, verificasse che gli impegni presi dalla Grecia non sono stati rispettati, «allora il pagamento della seconda tranche di aiuti dovrebbe essere discusso nuovamente». Secondo il settimanale Der Spiegel, il ministero delle Finanze tedesco si sta preparando per il default greco e ha sviluppato due scenari: in un caso la Grecia mantiene l'euro, nel secondo reintroduce la dracma. Il portavoce del Cancelliere Merkel, Steffen Seibert ha affermato che «la Germania attende che la Grecia faccia di tutto per mantenere i suoi impegni». La troika, sarà l'unico giudice, ha aggiunto il portavoce. Intanto in Grecia esplode la protesta contro le ulteriori misure di austerity varate dal governo. Sono stati proclemati una serie di scioperi mentre oltre un milione di studenti, dalle elementari all'Università, sono tornati nelle aule ma non hanno i libri di testo sui quali studiare.

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