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Borse, l'Europa corre Milano maglia rosa

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{{IMG_SX}}Giornata positiva per le Borse europee, che hanno invertito la tendenza al ribasso dei giorni scorsi. Chiusura in deciso rialzo a Piazza Affari, al termine di una seduta che si era già aperta con il segno più. L'indice Ftse Mib ha fatto segnare nel finale un +4,24% a quota 14.645 punti, mentre l'Ftse Italia All-Share guadagna il 4,08% a 15.530 punti. In recupero anche l'Ftse Star, che mette a segno un rimbalzo del 3,14% a quota 9.631 punti. Fra i titoli del listino milanese, fra quelli con il segno più in evidenza soprattutto Fiat che guadagna oltre 8,5 punti percentuali, seguito da Exor, Pirelli & C., Saipem e Banco Popolare. Anche le altre principali Piazze europee archiviano le contrattazioni all'insegna dei guadagni, sulla scia dell'apertura positiva fatta segnare da Wall Street. Parigi chiude con un 3,63%, Francoforte guadagna il 4,07%, mentre Londra avanza il 3,14%. Le Borse europee tirano il fiato e riescono finalmente a mettere a segno recuperi, che interrompono due giorni di cadute con cui la settimana si era aperta all'insegna dell'allarmismo. Rialzi che hanno mostrato accelerazioni dopo che dalla Germania è giunto lo sperato via libera, sebbene condizionato, della Corte Costituzionale ai meccanismi di aiuto europei: una incognita che dopo una recente sconfitta elettorale della Cdu della cancelliera Angela Merkel aveva contribuito a sollevare inquietudini. In precedenza segnali positivi erano giunti anche da Wall Street, che ieri a tarda seduta aveva assistito a un netto ridimensionamento delle perdite. A fine mattina a Milano il Ftse-Mib metteva a segno un più 3 per cento, mentre Londra registrava un più 1,93 per cento, Parigi un più 2,57 per cento e Francoforte un più 2,42 per cento. L'euro si attestava in lieve risalita a 1,4056 dollari. Si moderano le tensioni sui titoli di Stato dell'Italia, e che si evidenziano con aumenti dei rendimenti e del loro differenziale (spread) rispetto agli equivalenti delle Germania, i Bund, presi come riferimento per tutte le emissioni dell'area euro. Dopo ripetute modifiche il governo ha posto la fiducia al Senato sulla manovra, approntata per garantire gli impegni di risanamento dei conti del Paese. Sui Btp decennali i tassi retributivi, cartina di tornasole delle tensioni e che sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo, si sono moderati al 5,39 per cento, secondo i dati Tradeweb, mentre lo spread sui Bund è scemato a 351 punti base, o 3,51 punti percentuali, dai 370-380 toccati lunedì scorso e che ieri erano stati riavvicinati. Ma a determinare questi movimenti potrebbero esserci le manovre calmieranti della Bce. Archiviato il sì della suprema Corte tedesca al fondo salva Stati europeo - posto che i giudici costituzionali teutonici hanno riaffermato la piena autorità del Parlamento nazionale ad avere l'ultima parola sulle decisioni che hanno implicazioni rilevanti per i contribuenti - ora l'attenzione si sposta sulla riunione del direttorio della Bce che si svolgerà domani. In particolare sul fatto che venga deciso di prolungare il programma di acquisti a sostegno di titoli di Stato dell'area euro, riattivato un mese fa mentre la crisi debitoria che ha estriomesso dai mercati Grecia, Irlanda e Portogallo minacciava di estendersi a Italia e Spagna. Questi aiuti dobrevvero proseguire ma potrebbero registrarsi ancora voci contrarie nel direttorio.  

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