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Iva, superprelievo e pensioni Còsì cambia la manovra

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L'Aula del Senato

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La manovra cambia ancora: aumento dell'Iva, contributo di solidarietà e pensioni. E il governo porrà la fiducia, per l'approvazione in tempi rapidi vista "la gravita'" della crisi internazionale. A poche ore dal via libera del Senato, il testo della manovra subisce nuove modifiche che saranno contenute in un nuovo maxiemendamento che approderà a palazzo Madama in serata. Il premier, Silvio Berlusconi, rientra all'ora di pranzo a Roma e subito convoca un vertice di maggioranza, presente anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, per definire le nuove misure da introdurre al testo del provvedimento, anche e soprattutto alla luce delle dure e nette parole di ieri del Capo dello Stato e per dare un segnale chiaro ai mercati, ancora in fibrillazione. Al termine della riunione di circa due ore a palazzo Grazioli, viene diffuso un comunicato in cui si illustrano le nuove misure: "il Governo intende porre la fiducia sul Testo Commissione della Manovra, con le seguenti aggiunte: - aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico; - fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 500.000 euro; - adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014". Inoltre, nel comunicato si annuncia che "giovedì il Consiglio dei Ministri approverà l'introduzione in Costituzione della "regola d'oro" sul pareggio di bilancio e l'attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province". Poi, nel pomeriggio, un Cdm convocato ad hoc autorizza la fiducia sulla manovra, che sarà licenziata domani dal Senato. In serata, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, spiega ai giornalisti che il contributo di solidarietà a carico dei rediti alti riguarderà non più chi dichiara dai 500mila in su, bensì viene abbassato (la proposta sarebbe stata avanzata dallo stesso Berlusconi) a chi percepisce un reddito da 300mila euro in su. Inoltre, per i parlamentari che oltre all'indennità percepiscono anche un reddito da lavoro, il contributo sara' del doppio. La fiducia, informa una nota di palazzo Chigi al termine del Cdm, e' stata autorizzata "per conseguire una celere conversione del decreto legge, come impone la gravità del contesto internazionale di crisi finanziaria".

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