De Cecco fa shopping per sbarcare in Russia

L'investimentoè stimato in circa 40 miliardi di euro, compresi i 10 di debito e con la prospettiva di doverne investire un'altra ventina per il rinnovo degli impianti e dei tre siti produttivi, a Mosca, San Pietroburgo e Smolensk. Si tratterebbe del secondo sbarco italiano nel settore, dopo quello del gruppo umbro Colussi, protagonista a fine 2009 di una joint venture paritetica (valore dell'investimento 80-100 milioni di dollari) con la compagnia russa produttrice e distributrice di pasta Infolink, che all'epoca controllava il 70% delle forniture di pasta italiana nel Paese e il 5% dell' intero mercato della pasta confezionata, ponendosi al terzo posto assieme a Euro Foods e dietro a Piervaia Makaronnaia Compania (11%) e Makfa (30%). Il pastificio di Fara S. Martino ha chiesto all'antitrust russo l'autorizzazione per l'operazione.