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Ue, timori per la manovra italiana

Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea

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L'Unione Europea torna ad occuparsi della manovra economica su cui sta lavorando il nostro governo in questi giorni. E si dice "preoccupata" per un affidamento eccessivo che l'esecutivo italiano mostrerebbe nei confronti del gettito recuperabile attraverso la lotta all'evasione fiscale, potenziata dagli ultimi emendamenti. Soprattutto perchè, l'efficacia di di interventi in questa aerea è sempre molto difficile da valutare e prevedere in termini di impatto sul bilancio. Ad annunciarlo è stato il Commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn, Amadeu Altafaj Tardio, durante il quotidiano briefing con la stampa di Bruxelles. Per la Commissione europea, inoltre, nell'ambito della manovra "dovranno essere più rilevanti" le misure finalizzate a stimolare e sostenere la crescita. Un obbiettivo che potrebbe essere raggiunto, ad esempio, con nuovi interventi per la liberalizzazione dei servizi pubblici locali e per l'apertura alla concorrenza delle professioni, due misure suggerite dalla Commissione. Ha sostenuto la necessità di migliorare la flessibilità dell'economia italiana e ridurre il deficit pubblico il governatore della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet,  che ha parlato della manovra in un'intervista rilasciata oggi al Sole 24 Ore. Bisogna introdurre delle riforme strutturali che rimuovano quegli ostacoli che impediscono allo "straordinario potenziale dell'economia italiana" di svilpupparsi pienamente. La crescita del nostro Paese, ha continuato Trichet, è stata infatti "deludente", considerando "le qualità delle sue risorse umane e della sua cultura d'impresa". Ecco perchè, è essenziale che gli obbiettivi di miglioramento delle finanze pubbliche "siano pienamente confermati e concretizzati", ha spiegato il governatore.

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