La Ue esclude altri interventi per ricapitalizzare le banche
Anzisecondo Bruxelles gli istituti del Vecchio Continente stanno anche meglio rispetto a un anno fa. La posizione espressa dal portavoce del commissario agli affari economici e monetari Olli Rehn è chiara e contrasta in pieno con l'allarme lanciato nel week end dal direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che da Jackson Hole aveva definito «urgente» il rafforzamento dei bilanci delle banche per evitare il contagio della crisi. Per Bruxelles, infatti, il rafforzamento «è già stato avviato e procede in maniera corretta». Il portavoce di Rehn, Amadeu Altafaj ricorda che gli ultimi stress test sulle principali banche Ue «sono stati i più rigorosi mai eseguiti». Quindi, precisa il portavoce, tutte le banche che ne avevano bisogno hanno intrapreso un processo di consolidamento, che deve andare avanti secondo i normali meccanismi di mercato, cioè senza gravare sui conti pubblici dei singoli Paesi. Fredde rispetto alle dichiarazioni della Lagarde anche Spagna e Germania, con i portavoce di entrambi i ministri delle finanze che sottolineano come le misure necessarie per irrobustire la banche siano già state prese.