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Faccia a faccia con i francesi su Edison

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Siterrà domani il confronto tra il governo ed Edf per affrontare il tema del riassetto di Edison. All'incontro parteciperanno il presidente di Edf, Henri Proglio, il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani e il sottosegretario con delega all'Energia, Stefano Saglia. Sempre domani il consiglio di gestione di A2A con all'ordine del giorno Edison. I tempi sono stretti. Il 14 settembre, vigilia della scadenza dei patti parasociali con Edf, è dietro l'angolo. Tant'è che Andrea Viero, direttore generale di Iren una delle multiutility socie di Foro Buonaparte, sostiene che il riassetto di Edison potrebbe andare per l'ennesima volta ai tempi supplementari. «Ho sentito che il presidente Proglio ha parlato di due mesi, quindi si andrebbe a novembre». Ma Saglia nei giorni scorsi aveva confermato l'intenzione di arrivare a «una soluzione nel più breve tempo possibile». L'accordo di marzo tra soci italiani ed Edf, poi bloccato dal Tesoro, «era già positivo, se poi dovesse essere ulteriormente incrementato e migliorato, ben venga. Però l'importante è rispettare quel patto», ha detto Saglia. A premere per un via libera del governo, preliminare a ogni ulteriore trattativa con la variegata compagine dei soci italiani di Edison erano stati soprattutto i francesi di Edf, visto che a marzo la bozza di accordo venne fermata da Tremonti. L'intesa dovrà chiarire come Edf possa prendere il controllo di Edison attraverso lo scioglimento di Transalpina di Energia (il veicolo italo-francese da cui Foro Buonaparte è governata). Gli italiani puntano ad avere in cambio degli asset nella produzione di energia. Tra i punti da definire c'è poi il valore dell'opzione di vendita che vorrebbe Delmi (la casacca dei soci italiani), in futuro titolare di una quota di minoranza del 30% in Edison. Su questo le posizioni divergono, visto che gli italiani vogliono puntellare il più possibile il valore di carico (1,5 euro per azione), mentre Edf spinge ovviamente su valori più vicini a quelli di Borsa (0,8 euro), dato che la put potrebbe condizionare anche il prezzo dell'eventuale Opa successiva al riassetto. I patti in essere scadranno il 15 settembre, e senza un accordo su Edison si scatenerà un'asta al rialzo.

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