Fiat mette il turbo
Mercatiglobali ancora in risalita, mentre anche Piazza Affari va in rimonta (+1,86%), con la galassia Fiat al galoppo e grazie a una seduta per lo più frizzante a Wall Street. Il btp decennale risale appena sopra il 5% mentre quello del bund aumenta fino al 2,18% con lo spread btp-bund a 283 punti base, in calo rispetto a ieri. La propensione al rischio degli investitori, quindi, è in aumento anche in attesa di possibili interventi di politica monetaria espansiva della Fed per rilanciare l'economia. Il presidente Fed, Ben Bernanke, parlerà domani a Jackson Hole e i mercati si aspettano che possa annunciare qualcosa. Ma c'è anche attesa in Europa su una proroga tra oggi e domani dello stop alle vendite allo scoperto decisa da diverse autorità nazionali, tra cui la Consob. Ieri ha giovato anche il dato positivo sugli ordini di beni durevoli che a luglio negli Usa sono aumentati del 4% e oltre le attese. Questo sembra alontanare, almeno per ora, lo spettro di una recessione negli Stati Uniti. E dopo le impennate degli ultimi giorni ha preso fiato anche l'oro, a un certo punto in calo a New York del 4,98% a 1.771,2 dollari l'oncia, con una frenata che non si vedeva dal dicembre del 2008. A Piazza Affari è stata la giornata di Fiat spinta al rialzo dall'intervento dell'amministratore delegato Sergio Marchionne che al Meeting di Rimini ha conferma per ora i target a fine anno e ha smentito la necessità di un aumento di capitale. Fiat Industrial, che arriva anche a guadagnare più dell'11%, chiude in rialzo del 6,83%. La spa sta più vicina ai massimi segnati nel corso della giornata e chiude in rialzo del 6,63% e la controllante Exor cresce del 3,89% a 15,22 punti. Restano indietro Atlantia (-3,36%) e Telecom (-0,63%), che subiscono le incertezze legate al dibattito sulla manovra economica. I titoli risentono dell'ipotesi che la Robin Tax possa essere allargata ad altre società di servizi. Spalmando il provvedimento anche su tlc e autostrade, aeroporti o servizi locali sarebbe possibile ridurre l'aumento dell'Ires del 2% rispetto al 4%, escludere il settore delle rinnovabili ma lasciare i saldi invariati. Effetto Robin tax in positivo invece per Enel Greenpower (+3,95%) che ha beneficiato dell'ipotesi di un'aliquota soft per l'energia verde o addirittura di una sua eliminazione. Giornata a luci e ombre per il settore bancario: se i big Unicredit e Intesa SanPaolo guadagnano rispettivamente l'1,8% e il 2,28%, Mediobanca (+1%), Ubi (+1,4%) e Mps (+1,2%) viaggiano più lentamente rispetto al mercato. In rosso invece Banco Popolare (-1,66%), che domani diffonderà i conti semestrali, e Bpm (-0,2%) in attesa dei risultati del semestre che saranno esaminati oggi dal cda insieme al nodo dell'aumento di capitale a cui seguirà l'incontro dei manager con la comunità finanziaria. Ma mentre gli investitori sperano in Bernanke, devono comunque fare i conti con l'assenza di decisioni in Europa contro la crisi. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel insiste sulla linea del rigore e chiede una maggiore vigilanza sui bilanci degli Stati membri: anche a costo di scomodare la Corte di giustizia Ue. La Merkel ha proposto, di fatto, che sia la Corte di giustizia dell'Ue a vigilare sul rispetto delle regole del Patto di stabilità, soprattutto per quel che riguarda i limiti sui deficit pubblici.