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L'Italia batte Parigi e Berlino

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Simoltiplicano i segnali della crisi. Ieri sono arrivate le rilevazioni dell'Ocse sulla crescita del secondo trimestre dell'anno. Il Pil è cresciuto dello 0,2%, contro il +0,3% dei primi tre mesi. Ma in questo scenario l'Italia sembra far meglio di altri con una crescita dello 0,3%, il dato più consistente insieme a quello degli Usa (sempre +0,3%): entrambi i Paesi, poi, sono gli unici ad accelerare rispetto al primo trimestre, quando segnarono +0,1%. Nel resto d'Europa, sempre nel secondo trimestre, la Germania è rallentata allo 0,1% dall'1,3% di primi tre mesi; la Francia è atterrata ad una crescita zero dallo 0,9% mentre in Gran Bretagna la crescita del pil è scesa allo 0,2% dallo 0,5%. Ma questo scenario secondo la Bundesbank dovrebbe cambiare. La Banca Centrale tedesca nel suo Bollettino prevede una crescita economica globale «robusta» per l'anno prossimo, nonostante la crisi dei debiti sovrani in Europa e conferma che anche nel 2012 la Germania sarà la locomotiva d'Europa. «In generale ci sono segnali che la ripresa globale resta intatta e questi segnali puntano verso una crescita robusta per l'anno prossimo», spiega la Bundesbank, ma sottolinea che «ci sono dei rischi soprattutto in relazione alla perdita di fiducia sulla sostenibilità dei conti pubblici di alcuni Paesi nel lungo termine». La Germania resterà la locomotiva d'Europa, aggiunge la Bundesbank, spiegando che «la bassa crescita tedesca nel secondo trimestre non indica che il Paese ha perso la propria solidità». Quest'anno, conclude la Banca centrale tedesca, la Germania dovrebbe vedere una crescita «vicino al 3%». Poi si mostra critica verso le ultime decisioni prese dai Paesi della Ue per fronteggiare la crisi dei debiti sovrani. Il rischio è che possano «indebolire la solidità dell'unione monetaria». In assenza di politiche di bilancio comuni o di una unione politica, scrive la Bundesbank, «c'è il pericolo che aumenti la tendenza ad indebitarsi con le conseguenti pressioni di allentare l'unione monetaria». Intanto la Banca Centrale europea continua nell'acquisto di titoli di Stato. Ieri ha comunicato di aver acquistato 14,3 miliardi di euro di debito sovrano. L'istituto di Francoforte non ha specificato di quali Paesi sono i buoni acquistati, ma gli analisti suppongono che il debito sia quello spagnolo ed italiano. La settimana scorsa, quando ha cominciato a comprare debito da Spagna e Italia, ha acquistato obbligazioni per un valore record di 22 miliardi di euro. E per fare il punto sulla bufera che ha investito i mercati finanziari e i titoli pubblici, è stata fissata per lunedì prossimo una riunione straordinaria della commissione per gli affari economici del Parlamento europeo.

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