Borse europee Avvio positivo
Nuova giornata di rialzi per i mercati. Le piazze del Vecchio Continente hanno aperto la giornata con grande sprint per poi ridimensionare i guadagni a metà mattina. Piazza Affari la piu' penalizzata: l'Ftse Mib è sulla parità zavorrato dai forti cali del comparto bancario. L'indice migliore è quello di Parigi: il Cac 40 segna +1,15% (dopo aver sfiorato quasi il 3%). Il Dax di Francoforte avanza dello 0,92% dopo aver raggiunto un progresso del 2,76%. In territorio positivo anche l'Ftse 100 di Londra: +0,58%. A Milano, a lungo sospesa in asta di volatilità, guida i ribassi Bpm (-4,05%) in attesa della semestrale e della decisione sull'aumento di capitale: l'argomento sarà affrontato giovedi' dal cda e, secondo indiscrezioni, non sarebbe da escludere un rinvio in attesa della stabilizzazione del mercato. Brevemente sospesa anche Ubi Banca, che cede l'1,73%; in rosso anche Intesa Sanpaolo (-1,36%), Unicredit (-0,11%) e Mps (-2,01%). Tra gli energetici svetta invece Eni (+1,81%) dopo il +6% di ieri in attesa delle evoluzioni in Libia; in rialzo anche Enel (+0,84%) e Saipem (+0,21%). Dopo il balzo in avvio, rallenta Fiat (+1,24%) con Exor (+1,64%) mentre passa in negativo Fiat Industrial (-1,03%). Proseguono le prese di beneficio su Telecom (-0,9%); salgono Stm (+1,24%), Parmalat (+3,33%) e Campari (+3,13%). Oggi è stato segnato un nuovo record per l'oro, bene rifugio per gli investitori preoccupati dalla crisi economica globale. La quotazione del metallo prezioso e' salita in Asia a 1.914,50 dollari all'oncia dopo aver aperto a 1.898 dollari. Stabile invece il differenziale tra il rendimento dei Btp decennali e i bund tedeschi a 283 punti. Sugli stessi livelli anche gli spread sui titoli di stato spagnoli. In linea con i valori di ieri gli spread sui decennali francesi a 66 punti. Sul fronte dei dati macro europei ci sono luci e ombre. In Germnaia il settore manifatturiero sale ad agosto oltre le attese. L'indice Pmi si attesta a 52 contro una stima di 50,8. Il Pmi servizi scivola invece a 50,4 a dispetto delle previsioni di una crescita a 52. L'indice composto e' infine calato a 51,3, si tratta del valore più basso dal luglio 2009. Giù le aspettative sulla crescita economica di Berlino. L'indice Zew diffuso oggi scende a -37,6 dal -15,1 di luglio, ben oltre le previsioni le stime di Reuters che segnalavano decremento a -25. Scende invece l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona: ad agosto cala a 49,7 e tocca il livello più basso da settembre del 2009. Il dato si attesta però leggermente oltre le stime di 49,5. Infine è di oggi la notizia di un cambio ai vertici di S&P's, l'agenzia di rating che recentemente ha tagliato il rating AAA Usa e gettato così i mercati in turbolenza. Il presidente Deven Sharma, sarà sostituito con l'attuale amministratore delegato di Citibank Douglas Peterson, che assumerà la carica a partire dal 12 settembre. Piazza Affari riduce le perdite dopo la prima fase di contrattazioni positiva di Wall Street: il Ftse Mib, sceso per un attimo a toccare il -2%, segna ora -0,68% a 14.760 punti e l'All Share -0,67%. Milano si conferma però la peggiore tra le borse del vecchio continente, con le banche che restano in forte calo. Bpm perde il 5,02% nonostante la smentita a un possibile slittamento dell'aumento di capitale; in rosso Unicredit (-1,95%), Mediobanca (-4,54%), Mps (-2,19%). Intesa Sanpaolo, ferma per eccesso di volatilità, cede lo 0,64%. In controtendenza sul paniere principale si distingue Eni (+0,86%); resta in calo, invece, Fiat (-0,99%) con Fiat Industrial (-1,76%). Proseguono la corsa Parmalat (+2,2%) e Campari (+2,56%). Resta forte la volatilita' a piazza Affari: diversi titoli del Ftse Mib sono stati brevemente sospesi in asta, da Bpm a Unicredit, Mediobanca e Ubi Banca, da Fonsai ad A2a e Prysmian.