Borse boom. Milano bissa: +4,02%
Tornail sereno in Borsa. Piazza Affari chiude con un forte rialzo dell'indice Ftse Mib che balza del 4% a 15.888,61 punti. Mentre il Ftse All-Share mostra un incremento del 4,09% a 16.658,49 punti. Effetto dovuto un parte anche alla discesa in campo dell'Autorità europea di vigilanza sui mercati che ha coordinato il divieto di vendite allo scoperto in Spagna, Francia e Belgio. E in Italia dove la Consob ha deciso restrizioni sulle posizioni nette corte per 15 giorni sui titoli del comparto finanziario. L'accelerazione ai mercati europei è arrivata anche dagli Stati Uniti, con Wall Street che ha aperto in positivo dopo la diffusione del dato sulle vendite al dettaglio, cresciute dello 0,5% a luglio. Tutta l'Ue è comunque cresciuta e tra giovedì(+141 miliardi) e ieri (+252 miliardi), le piazze europee hanno abbondantemente recuperato i 174 miliardi di flottante bruciati mercoledì scorso. Solo Milano ieri ha ripreso 14,21 miliardi. E gli scambi dopo la stretta Consob hanno quasi dimezzato il loro controvalore dai 4,43 miliardi di euro di mercoledì scorso ai 2,69 miliardi di ieri. Nel frattempo si è ulteriormente allentata la tensione sui titoli di stato, con il differenziale tra Btp decennali e bund tedeschi sceso sotto quota 270 punti base (268,5), poco sopra quello spagnolo (266,1). Anche il divario tra titoli tedeschi e titoli francesi si è portato su livelli più distesi, scendendo a 64,7 punti base. Sull'Europa sembra essere tornato il sereno, anche con l'impegno del governo italiano e di quello francese a intensificare le misure anticrisi, mentre a Wall Street è stato superato senza particolari scossoni il calo della fiducia dei consumatori ad agosto, sceso ai livelli più bassi dal lontano 1980. Gli acquisti hanno interessato tutti i settori, ma specialmente quelli che recentemente avevano sofferto di più. È il caso delle banche, con rialzi fino al 17% della belga Dexia. Ma gli investitori hanno puntato anche su Natixis (+9,22%) e Santander (+6,56%), ridando tono anche a Societè Generale (+5,65%), che due giorni fa aveva perso il 14%, dopo aver ceduto fino al 20%. Hanno ripreso fiato anche le italiane Unicredit (+5,6%) e Intesa Sanpaolo (+3,23%), che comunque appaiono ancora parecchio sottovalutate. In un mese la Cà de Sass ha ceduto il 18,28% (il 44,43% su base annua) mentre Piazza Cordusio è sotto dell'8,49% rispetto a un mese fa, ma del 47,33% rispetto ad un anno fa.