Merkel e Sarkozy deludono le Borse Piazza Affari fallisce il rimbalzo: -0,4%
Avvio di seduta in calo per le borse europee, deluse dall'esito del vertice franco-tedesco di ieri. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, hanno rigettato il varo degli eurobond e un aumento del fondo salva-stati, proponendo invece una tassazione delle transazioni finanziarie. La maggior parte dei listini, già preoccupati per la frenata del pil trimestrale registrata ieri nell'Eurozona hanno iniziato le contrattazioni con cali superiori al punto percentuale. L'Eurostoxx 600 ha ceduto l'1,2% a 234,5 in apertura di seduta. I cali delle Borse europee sono stati anche più pronunciati, anche se intorno alle dieci Milano, Parigi e Lisbona hanno azzerato le perdite, tentando di passare in positivo, tornando poi a perdere terreno. Lo Stoxx 600 resta in rialzo del 5% sul base settimanale. Neppure gli investitori americani e asiatici hanno mostrato entusiasmo per il piano franco-tedesco, con il Dow Jones che ha perso lo 0,67% e le Borse asiatiche che hanno chiuso miste. Ieri hanno contribuito ai cali anche il dato sul Pil tedesco nel secondo trimestre, cresciuto meno delle attese, e dati Usa che confermano la debolezza del mercato immobiliare americano. Andamento negativo per le principali Borse europee a metà mattinata di scambi, con l'indice Ftse 100 di Londra che perde l'1,11% a 5.298,94 punti, il Dax di Francoforte che lascia l'1,44% a 5.908,69 punti e il Cac 40 di Parigi che mostra un lieve ribasso dello 0,03% a 3.229,92 punti. A Madrid, l'Ibex cade dello 0,97% a 8.590 punti. Dopo una mattinata in altalena, Piazza Affari si stabilizza e continua la seduta con un andamento negativo e gli indici in calo di circa lo 0,4%. Il Ftse Mib fa segnare un -0,42%, mentre l'All Share scende dello 0,39%. A frenare il rimbalzo tentato da Milano i dati macro in arrivo dall'Inghilterra, dove le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione sono ai massimi da 2 anni. Viaggiano contrastati i finanziari, con i big Intesa Sanpaolo e Unicredit in rosso, mentre salgono la Bpm, il Banco Popolare, Mediobanca. Positivo il risparmio gestito, deboli gli assicurativi. Andamento variabile anche nell'energia. Ricuce le perdite Enel (-0,35%), mentre, dopo il crollo di ieri, recupera Terna (+1,6%). Sempre vendute le Fiat (-2,1%), rimbalza Pirelli (+2,4%). Comprato il lusso, con Tod's in progresso di oltre 1 punto percentuale e Ferragamo a +1,83%. Le borse asiatiche si muovono in ordine sparso con la maggior parte dei listini che veleggia in territorio positivo e qualche piazza finanziaria che mostra segnali di debolezza, come Tokyo, che ha chiuso la seduta in calo dello 0,55%. Nell'area dell'Asia-Pacifico hanno condizionato la seduta alcune notizie positive sul fronte societario come i risultati di China Coal Energy, balzata dell'8,8%, e gli acquisti sui titoli bancari e della grande distribuzione in Australia (Sydney avanza dell'1,3%) dopo che nel secondo trimestre si è registrata un'accelerazione dei salari. Macchia la giornata il calo di Tokyo, penalizzata dall'indebolimento dell'euro sullo yen e dal permanere di timori per l'economia dell'eurozona dopo il vertice franco-tedesco di ieri. Non a caso hanno sofferto i titoli dell'export, come Honda (-2,3%), il cui fatturato deriva per l'80% dall'estero. Di seguito l'andamento dei listini dell'area dell'Asia-Pacifico: - Tokyo -0,55% - Hong Kong +1,17% (in corso) - Shanghai -0,09% (in corso) - Taiwan -0,73% - Seul +0,68% - Sydney +1,33% (in corso) - Mumbai +0,82% (in corso) - Singapore +0,54% (in corso) - Bangkok +1,64% - Giakarta (chiusa).