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Wall Street trascina giù tutte le Borse Piazza Affari parte bene poi precipita

Piazza Affari

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Borse europee in preda al nervosismo. Piazza Affari torna in calo mentre Wall Street crolla dopo il downgrade degli Stati Uniti da parte di Standard and Poor's. In pesante caduta la borsa di New York, che oggi ha incassato il colpo del clamoroso declassamento di rating sugli Stati Uniti d'America annunciato venerdì notte. A differenza di quanto avevano deciso in precedenza le altre due maggiori agenzie di rating, Moody's e Fitch, che dopo l'alta tensione e l'accordo dell'ultimo minuto aull'aumento dei limiti al debito che ha consentito di evitare una insolvenza sui pagamenti degli Usa, S&P ha rimosso gli Usa dalla prestigiosa categoria di tripla A, il rating più elevato. Poco dopo l'avvio l'indice Dow Jones cala di 222,97 punti, meno 1,95 per cento, il Nasdaq crolla di 85,70 punti, meno 3,38 per cento, lo S&P 500 cede 12,74 punti, meno 1,06 per cento. Reggono invece decisamente bene al colpo i titoli del Tesoro americani, i Treasuries che anzi sulla scadenza decennale vedono i rendimenti limarsi al 2,4710 per cento. Crolli a catena Si aggravano i ribassi tra le Borse europea, mentre Wall Street sprofonda a seguito dell'uno-due assestato agli Stati Uniti dall'agenzia Standard&Poor's: dopo aver declassato venerdì scorso, a Borse chiuse, i titoli di Stato del tesoro americano, oggi è tornata alla carica con una raffica di declassamenti sulle mega banche erogatrici di mutui, Fannie Mae e Freddie Mac, controllate dal governo federale a seguito dei salvataggi pubblici degli anni scorsi. A metà mattina a Wall Street l'indice Dow Jones aggrava la caduta al meno 2,92 per cento, il Nasdaq frana del 3,71 per cento e lo Standard&Poor's 500 cede il 3,45 per cento. Una caduta che si tira dietro le Borse europee, tra cui Milano che pure in mattinata aveva tentato recuperi sulla scia dell'attenuarsi delle tensioni sui titoli di Stato dell'Italia, tra ipotesi di interventi della Bce a sostegno delle emissioni di Italia e Spagna. A meno di un'ora da fine seduta a Piazza Affari, il Ftse-Mib cede il 2,81 per cento. Parigi crolla del 4,08 per cento, Londra del 3 per cento, Francoforte del 4,19 per cento. Intanto nel pomeriggio l'euro ha subito una brusca inversione di rotta, dopo rialzi sul dollaro in mattinata, fino a quota 1,44, nel pomeriggio si attesta in calo a 1,4146 dollari. Le Borse europee affondano con Wall Street, Francoforte -4% Le borse europee continuano a perdere quota sulla scia del continuo peggioramento dell'andamento di Wall Street. La seduta si conferma volatile, dato che la reazione all'apertura, comunque negativa, della piazza newyorchese era stata una temporanea riduzione dei ribassi. Francoforte cede il 4,01%, Parigi lascia sul terreno il 3,50%, Londra segna -3,05%. Meno pesanti Milano e Madrid, che arretrano rispettivamente del 2,21% e del 2,05%. Atene resta in profondo rosso con un ribasso del 5,84%. Torna leggermente al di sopra della soglia psicologica dei 300 punti base, attorno alla quale fluttua da stamattina il differenziale (spread) tra Btp decennali dell'Italia e Bund tedeschi, i titoli usati come riferimento per tutte le emissioni dell'area euro. Questo dopo che da stamattina si è assistito ad una brusca attenuazione delle tensioni sui titoli di Stato di Italia e Spagna, mentre i mercati hanno reagito positivamente ai segnali lanciati ieri dalla Banca centrale europea, che ha manifestato l'intenzione di intervenire "attivamente" sull'obbligazionario. Sia il Wall Street Journal che il Financial Times riportano operatori di mercato secondo cui la Bce avrebbe iniziato a comprare bond dei due paesi. Per parte sua la Bce evita accuratamente di fornire qualsivoglia informazione ufficiale sulla 'nazionalità' dei titoli di Stato che acquista nell'ambito di un suo programma anti crisi: si limita a fornire un aggregato generale, e peraltro solo una volta a settimana.   Tutte negative le piazze asiatiche dopo il downgrade del debito Usa. Inizio settimana difficile per i mercati del Pacifico con il dollaro debole e il record toccato invece dall'oro. Tokyo ha chiuso oggi a meno 2,18%, Seoul a meno 3,82% e Sidney a meno 2,9%. Forti le perdite anche a Hong Kong, dove si registra -3,4%; la Borsa di Mumbai ha perso il 3% nel corso delle prime contrattazioni, sulla scia delle altre piazze. L'euro ha recuperato sul dollaro questa mattina a Tokyo, toccando 1,4321 contro 1,4281 di venerdì sera a New York. Il biglietto verde si è indebolito anche nei confronti dello yen ed è stato scambiato a 77,8 Yen. Anche il prezzo del petrolio ha registrato forti ribassi: il barile di "light sweet crude", con consegna a settembre, ha perso 2,48 dollari, toccando gli 84,40 dollari, mentre il Brent del Mar del Nord, con consegna a settembre, ha ceduto 2,48 dollari, a 106,89 dollari. Il principale bene rifugio ha invece toccato un nuovo record sul mercato di Hong Kong, superando per la prima volta il tetto di 1.700 dollari l'oncia.  

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