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Caos mercati in Europa, listini sospesi Piazza Affari maglia nera: Mib -5,16%

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Una giornata nera, nerissima, per i mercati internazionali che colpisce particolarmente duro l'Italia. Piazza Affari vede l'indice principale andare in black out nell'ultima mezz'ora di contrattazioni per poi chiudere a -5%, con ribassi a due cifre dei titoli principali mentre lo spread con il Bund tedesco finisce alle stelle, oramai a pochi punti da quello della Spagna, altra grande vittima di queste settimane. Eppure la giornata sembrava essere iniziata con qualche barlume di speranza, seppure inquinato da una forte dose di nervosismo, ma oramai i mercati e gli investitori sembrano aver perso la fiducia nella capacità dei governi degli Stati Uniti e dell'Europa di gestire i debiti accumulati per fare fronte alla crisi ed evitare nuovi casi Grecia. All'avvio di seduta comunque gli indici di Milano e europei rimbalzano: la decisione del governo italiano di incontrare le parti sociali sembra concedere una tregua alla speculazione, mentre si attende la decisione della Bce, che puntualmente avviene alle 13.45, di lasciare invariati i tassi. Ma poi dagli Stati Uniti arrivano segnali di un avvio negativo di Wall Street e il presidente della Bce, nella conferenza stampa, lancia segnali di forte preoccupazione per l'economia europea. E i listini americani peggiorano con il passare delle ore: il Dow Jones chiude perdendo 512,76 punti, o il 4,31%, a 11.383,68 punti. Il Nasdaq cede 136,68 punti, o il 5,08%, a 2.556,39 punti. Lo S&P 500 lascia sul terreno 60,27 punti, o il 4,78%, a 1.200,07 punti. Trichet riconosce che la Bce ha ricominciato ad acquistare titoli di stato, ma solo quelli portoghesi e irlandesi, e non menziona i titoli italiani e spagnoli come sembrava attendere il mercato e, come ha lasciato intendere, anche il ministro dell'economia Tremonti. Tanto basta ai mercati per far riallargare lo spread, in mattinata tornato a quota 350 punti, con una corsa inarrestabile verso l'alto. Quello dei Bonos spagnoli arriva a quota 400 punti con i Btp italiani, appena dietro a 390, che presuppongono rendimenti del 6,25% e 6,15%, subito sotto la soglia rischio di 6,5 indicata come insopportabile per le casse statali, a meno di una crescita del Pil a livelli "cinesi". La corsa dei rendimenti trascina con sè la caduta di Milano e Madrid con effetti deleteri anche per gli altri listini europei, danneggiati anche da una Wall Street anch'essa in caduta. È a quel punto che la Borsa Italiana emette un comunicato parlando di possibile non aggiornamento dell'indice principale Ftse Mib, in contemporanea con problemi tecnici anche sul circuito Euronext (Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona). Alle 17 a Milano l'indice Ftse si blocca. I titoli continuano gli scambi fra ribassi sempre maggiori che finiscono con cali a due cifre per Intesa, Unicredit e Fiat. È solo alle 19 che la Borsa riesce a calcolare il ribasso dell'Ftse Mib, che ammonta a -5,16%. Non va tanto meglio anche alle altre Borse del vecchio Continente con cali di circa il 3% per Londra, Francoforte e Parigi. E ora si guarda con trepidazione alla giornata di venerdì, giorno tradizionale di ribassi in una situazione di incertezza.   "Anche per l'Italia, come gli altri Paesi dell'area euro, le riforme strutturali sono necessarie, e in particolare occorre anticipare i tempi del risanamento fiscale". Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, sottolineando che "tutti i Paesi stanno anticipando la situazione, è vero anche per l'Italia", per la quale - ha aggiunto - "direi che le riforme strutturali sono molto, molto importanti''. Quando ''si osserva il tasso di crescita dell'Italia nel tempo, - ha detto ancora - si capisce che non corrisponde in nessun modo al potenziale di medio-lungo termine'' e questo in un Paese ''dove le risorse umane sono cosi' buone, lo spirito imprenditoriale così chiaro a livello di Pmi e dove si capisce subito che l'economia italiana è frenata da ostacoli strutturali''. Mettere rimedio a tutto questo ''è urgente per tutti, e anche per l'Italia, naturalmente''. Il presidente della Bce, nel corso del suo intervento ha sottolineato che, per quanto riguarda l'Europa, "l'incertezza è particolarmente alta" e la crescita economica dell'area euro è in "decelerazione". I rischi, secondo Trichet, potrebbero anche aumentare per le tensioni sui mercati. Per questo, la Banca centrale europea ha deciso di immettere nuove liquidità di emergenza nel sistema: "Alla luce delle rinnovate tensioni dei mercati - ha detto - il Consiglio direttivo ha deciso di effettuare" nuove operazioni di rifinaziamento straordinarie a favore delle banche, in particolare erogando loro prestiti a 6 mesi di scadenza. Il presidente della Bce ha aggiunto che la Banca centrale europea inoltre monitorerà i rischi sui prezzi "molto da vicino". Come molti analisti fanno notare questa è la formula usata spesso da Trichet per segnalare con un anticipo di due mesi un possibile rialzo dei tassi d'interesse. Oggi l'Eurotower li ha lasciati invariati all'1,50%

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