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Vertice d'emergenza delle bance centrali

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Riunione d'emergenza per i governatori delle banche centrali dell'area euro che domani si riuniranno telefonicamente per indivuduare le strategie necessarie a evitare che Spagna e Italia diventino le prossime vittime della crisi debitoria in atto e per limitare gli effetti sul mercato del declassamento del rating degli Stati Uniti da parte dell'agenzia Standard & Poor's. Secondo quanto anticipato da fonti monetarie all'agenzia Bloomberg i banchieri centrali avranno una conference call alle ore 18. L'appuntamento comunque non viene confermato né smentito dalla Banca Centrale Europea. BERLINO INSOFFERENTE Dalla Germania, intanto, arrivano segnali di insofferenza alla necessità di rinforzare gli aiuti ai paesi in difficoltà e sottolineature che dipingono come troppo oneroso un ipotetico sforzo di sostegno al debito italiano. "Noi mettiamo immediatamente in pratica, con determinazione, le decisioni prese durante il summit Eu del 21 luglio - ha detto il ministro dell'Economia e vice cancelliere tedesco, Philipp RoeslerRoesler - Inoltre, dimostriamo ai mercati che difendiamo l'euro. Coloro che mettono in dubbio queste decisioni solo due settimane dopo provocano l'effetto contrario e innervosiscono i mercati". Che gli esperti del governo tedesco sarebbero contrari a un intervento a favore dell'Italia poi, proprio attraverso il fondo salva-stati, lo scrive anche il settimanale Der Spiegel nella sua edizione online. Il fabbisogno finanziario dell'Italia, scrive il giornale, sarebbe enorme e un eventuale salvataggio del paese sarebbe eccessivo anche per la Germania. L'Italia, quindi, secondo gli esperti vicini alla cancelliera Angela Merkel, deve farcela da sola, attraverso l'austerity e le riforme. LA BCE E I BOND DI ITALIA E SPAGNA Resta l'attesa inoltre per vedere se la Bce inizierà ad acquistare titoli di Stato di Italia e Spagna allo scopo di raffreddare gli spread, finiti a livelli record: impresa ardua visto la mole del debito del nostro paese. Al riguardo diverse voci indicano una divisione fra i componenti dell'Eurotower sull'opportunità o meno di procedere agli acquisti di titoli di stato del nostro paese. Secondo alcune fonti l'anticipo della manovra è un passo avanti ma l'Italia deve fare di più.   RIUNIONE TELEFONICA DEL G7 I paesi del G7 faranno il punto della situazione in una riunione telefonica fra questa sera e domani. Sicuramente, in serata, si sentiranno il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro britannico David Cameron; mentre per lunedì è previsto un colloquio telefonico fra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente Uda Barack Obama. ANSIA PER I MERCATI Ora si attende con ansia la riapertura dei listini di lunedì, dopo che la scorsa settimana è stata la peggiore dal novembre 2008 con ribassi intorno al 10% in Europa e del 5,8% per il Dow Jones. Certo la pressione dei mercati, più che i richiami della Commissione Ue e della Bce, ha portato l'Italia ad anticipare di un anno degli effetti della manovra mentre in Spagna i candidati alle elezioni di novembre hanno annunciato misure di stretto rigore. Decisioni accolte con favore dalle istituzioni internazionali e dall'istituto centrale europeo dal quale sembra arrivare uno spiraglio per possibili acquisti dei titoli di Stato dei due paesi sul modello di quanto già fatto per quelli di Irlanda e Portogallo. Operazioni che però si scontrano con la maggiore massa di debito della Spagna e soprattutto dell'Italia il cui mercato dei titoli di stato è difficile da controllare e arginare per la sua mole. Peraltro anche gli interventi sui titoli di Grecia, Portogallo e Irlanda non sono riusciti ad arginare il loro scivolamento verso il salvataggio e la Bce ne aveva interrotto gli acquisti per 18 settimane.  

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