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Bollette, benzina e trasporti alle stelle

Energia

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Luglio mette una tregua alla corsa dei prezzi, con l'inflazione che secondo le stime provvisorie dell'Istat si stabilizza, anche se su livelli alti, a causa dei rincari per carburati e bollette. Ma lo stesso mese riserva notizie peggiori sul fronte industriale, con la produzione in calo rispetto a giugno. Se complessivamente l'inflazione registra una pausa, a quota +2,7%, ovvero mantenendosi ai massimi dal novembre del 2008, a livello settoriale si scoprono alcuni comparti in forte aumento e altri in discesa. In particolare, l'effetto spinta a luglio arriva da benzina (+13,5%) e gasolio (+17,5%), che trascinano al rialzo i trasporti, con i biglietti di aerei (+13,4%) e traghetti (+33,1%) che si impennano. In realtà tutti gli energetici presentano rincari, con le bollette di luce (+4,7%) e gas (+7,4%) in prima fila, anche a causa degli aggiornamenti trimestrali messi a punto dall'Autorità per l'energia a fine giugno. Ma c'è anche qualche prodotto che a luglio è diventato più economico. Segnano un deciso passo indietro gli alimentari, protagonisti delle ultime accelerazioni dell'inflazione. E a raffreddarsi sono sopratutto i prezzi di frutta e verdura fresca, ovvero dei prodotti stagionali. E saranno anche vacanze più care. A luglio, stima l'Istat, i prezzi degli stabilimenti balneari, ombrelloni e sdraio, sono aumentati dell'8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno segnando un rialzo dell'11,6% su base mensile. In aumento anche i prezzi dei pacchetti vacanza che segnano un rincaro dell'8,5% rispetto a giugno e sull'anno del 3,4%. Si rilevano inoltre rialzi su base mensile, in larga parte dovuti a fattori stagionali, per alcuni servizi ricettivi, quali i campeggi (+20,6%) le pensioni e simili (+5,4%). Intanto, per i Paesi della moneta unica Eurostat registra, sempre nelle stime, una discesa del tasso d'inflazione, che cala al 2,5% dal 2,7% di giugno. Quanto all'Italia, l'indice che calcola il tasso di variazione dei prezzi nel Vecchio Continente, l'Ipca, segna una decisa battuta d'arresto per la Penisola (-1,7% su base mensile e +2,1% su base annua), ma il rallentamento è semplicemente dovuto all'effetto saldi (depurato nei dati Istat). Lo scenario previsto per luglio non entusiasma le parti sociali. I consumatori si dicono preoccupati per il livello dell'inflazione: secondo il Codacons la stabilizzazione dei prezzi «è un illusione». Sulla stessa linea Federconsumatori e Adusbef, che ritengono «indispensabile avviare severi controlli e verifiche per eliminare ogni ombra di speculazione». Neppure i commercianti sono del tutto soddisfatti, per Confesercenti il tasso al 2,7% rappresenta «un dato buono a metà» e Confcommercio fa notare come su luglio abbiano pesato i ritocchi delle accise sui carburanti. Mentre le associazioni degli agricoltori lamentano il divario tra i prezzi sui campi e quelli che si ritrovano sugli scaffali dei supermercati.

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